Causa di beatificazione per due sacerdoti

Iniziativa del vescovo Forte: avviata la ricerca di notizie su don Felice Piccirilli e don Giuseppe Cinquina

VASTO. Avviata la causa di beatificazione di due sacerdoti vastesi, don Felice Piccirilli e don Giuseppe Cinquina. La loro fede, cultura e dedizione sono state di esempio per la comunità locale e l’arcivescovo di Chieti- Vasto, monsignor Bruno Forte, ha nominato don Antonio Bevilacqua, parroco di San Lorenzo martire, postulatore per la causa.

La bolla dell’arcivescovo è stata emessa dopo la consultazione con monsignor Claudio De Liberato, direttore diocesano per la causa dei santi. Docente di materie teologiche e filosofiche nell’Istituto superiore di Scienze religiose dell’arcidiocesi e nella Scuola teologica per diaconi, don Antonio è anche saggista e ha curato, tra l’altro, pubblicazioni e biografie proprio sui due preti approfondendo le loro virtù teologali. Il parroco di San Lorenzo era già stato postulatore, negli anni Novanta, della causa del Servo di Dio Dino Zambra.

L’attività di ricerca è iniziata, sta infatti cominciando a raccogliere notizie sui due concittadini sacerdoti. Molto importanti gli scritti di don Felice e don Giuseppe che potrebbero essere custoditi in archivi privati da quanti hanno collaborato con loro e li hanno conosciuti. Don Antonio dovrà agire davanti a tutte le Curie diocesane e alla Congregazione della Cause dei santi a Roma come previsto dal diritto canonico. L’iter sarà piuttosto lungo per la mole di materiale da raccogliere ed esaminare; è singolare, però, che siano ben due i sacerdoti di Vasto per i quali è stata avviata la causa di beatificazione e tra l’altro contemporaneamente, segno del ricordo che hanno lasciato alla città e in quelle vicine nelle quali hanno prestato il servizio pastorale, da San Salvo a Fresagrandinaria.

Di don Felice, in particolare, viene ricordata l’esistenza interamente dedicata al servizio della Chiesa e alla cura delle anime e dei più bisognosi, cosa che faceva esaltando il valore della vita e della dignità umana. Percorso ed esperienze spirituali simili per don Giuseppe, morto il 14 marzo del 1945, a soli 27 anni. e vissuto in odore di santità. Nelle testimonianze raccolte dai sacerdoti più anziani già negli anni scorsi, viene descritto come un giovane che spiccava per la bontà, la modestia e l’intelligenza. Simona Andreassi

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