Chieti, anziana travolta in centro: non è stato un pirata della strada

Ecco la foto che dimostra che la Golf si è fermata subito dopo l’impatto in via Vezi. La donna alla guida ha soccorso la pensionata, ha chiamato il 118 e fornito i suoi dati

CHIETI. Non è stato un pirata della strada a investire Rosetta Di Renzo mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via dei Vezi. Lo dimostra la foto che pubblichiamo per due motivi: ritrae sia l’investitrice ferma sul marciapiedi durante i soccorsi del 118 sia la sua auto parcheggiata a pochi metri dal luogo dell’incidente. È una foto che, inevitabilmente, finirà nel fascicolo processuale: dopo l’impatto, l’anziana di 80 anni è finita in coma e, tre giorni dopo, è morta. Lunedì sarà il giorno del conferimento dell’incarico per l’autopsia. L’investitrice, assistita dall’avvocato Tommaso Marchese, è accusata per ora di omicidio stradale.

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L’incidente si è verificato lunedì sera in centro di fronte alla pizzeria Doppio Zero. Le telecamere della pizzeria hanno ripreso la scena: si vede l’anziana, che abitava nella vicina via dei Saponari, arrivare su via Herio da San Giustino e attraversare le strisce pedonali di via dei Vezi fino quasi alla fine; a circa tre quarti dell’attraversamento arriva la Golf che da San Giustino svolta in via dei Vezi e la investe. In base alla ricostruzione corretta dell’incidente, che smentisce le prime indiscrezioni, la macchina guidata da Paola Febo si ferma circa una decina di metri dopo l’impatto. La donna esce dalla propria macchina e soccorre l’anziana che è stesa a terra: quando si accorge che la pensionata perde sangue, torna indietro verso l’auto, prende dei fazzoletti di carta e tenta di fare qualcosa. Poi, è sempre la Febo a chiamare il 118 e richiedere l’intervento dei soccorsi: alla centrale del 118 sono registrate due telefonate, entrambe della Febo, a distanza di pochi minuti, la seconda per sollecitare l’intervento dell’ambulanza. Sul posto, si trovava anche una vigilessa: l’investitrice ha fornito spontaneamente i propri dati all’agente della Municipale insieme al recapito telefonico. Il giorno successivo è stata la stessa Municipale a contattare Febo telefonicamente per richiedere una deposizione sull’incidente: la donna ha fornito la sua versione dei fatti. Febo non si sarebbe accorta dell’anziana che stava attraversando.