Chieti, il rito del Cristo morto dedicato alla città dell'Aquila

Al tramonto sulle note del Miserere si ripete la tradizionale processione del Venerdì Santo

CHIETI. «Il nostro sentimento sarà per il capoluogo aquilano a tre anni da una tragedia che ha colpito tutti noi». Giulio Obletter, governatore dell'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, dedica all'Aquila la rievocazione della solenne processione del Venerdì Santo che andrà in scena questa sera in un centro storico blindato alle auto dal primo pomeriggio.

L'evento liturgico, come da tradizione, porterà sul colle migliaia di persone. Si conta di sforare le 30 mila presenze degli anni scorsi, tempo permettendo. «Le previsioni sono buone e non danno pioggia in città. La processione» afferma Obletter «non si fermerà comunque».

C'è attesa per un rito che è il più antico d'Italia con una prima edizione datata addirittura nel lontano 842. Non a caso, da alcuni anni, è partito l'iter per rendere il Venerdì Santo teatino patrimonio mondiale dell'Unesco. Sono dodici le congreghe, Santa Maria del Tricalle, San Gaetano, San Giuseppe, Crocelle, Santa Maria Calvona, Santa Barbara, Madonna delle Grazie, Madonna del Freddo, Santa Chiara, Santa Maria della Vittoria, Sacro Cuore, e Misericordia, che scorteranno i simboli storici della processione. Si va dallo stendardo del Sacro Monte dei Morti, all'Angelo, passando per le Lance, la Colonna, il Volto Santo, il Sasso, la Scala e, ovviamente, la Croce. I componenti delle congreghe sfileranno con i classici cappucci in testa. «Un modo per eliminare le differenze sociali nelle confraternite» spiega Obletter «e annullare il proprio io dinanzi alla morte di Cristo». Pronte anche le ugole del coro che, insieme all'orchestra, farà riecheggiare tra le viuzze del centro storico le toccanti note del Miserere, componimento del musicista sacro teatino Saverio Selecchy. La processione poi, come da consuetudine negli ultimi anni, si fermerà in piazza Matteotti per omaggiare i diversamente abili. L'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti ha rinnovato l'invito a seguire il rito in rigoroso silenzio auspicando che i negozi e i bar della città, al momento del passaggio della processione, spengano le luci interne ai locali e delle insegne.

Il centro storico verrà interdetto alle vetture dalle 15. Per l'occasione è stato attivato un servizio di bus navetta gratuito che farà la spola tra il parcheggio del Palatricalle e Largo Cavallerizza. (j.o.)

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