il furto

Chieti, ladri acrobati allo Scalo, colpo in via De Virgiliis

Il malvivente è entrato nell’abitazione arrampicandosi lungo la grondaia. Portati via oro e 20 euro, nella stessa giornata messi a segno altri 3 furti in zona

CHIETI. Ladri acrobati in via De Virgiliis. Paura e rabbia per C.M. giovane madre che al rientro in casa, giovedì sera, ha trovato tutto a soqquadro.

I cassetti erano stati aperti e il contenuto gettato a terra. Stesso discorso per l’armadio.

«Sembrava fosse passato un tornado» racconta un parente della donna «il bimbo di sette anni quando ha visto quel disastro si è spaventato tantissimo e si è messo a piangere, dopo di lui ha iniziato la sorellina di soli 3 mesi».

Il ladro per entrare nell’abitazione del primo piano ha utilizzato la grondaia. Sono bastati pochi metri per raggiungere una finestra. Dopo averla forzata il malvivente è entrato e ha iniziato a cercare soldi e oggetti preziosi.

«Hanno portato via quel poco che era in casa» continua il familiare della donna derubata «qualche catenina, qualche anello. Ma la cosa che ha fatto più rabbia è il furto del braccialetto di plastica che era stato messo al polso della bambina in ospedale quando è nata. Un oggetto di nessun valore per i ladri, ma di grande valore affettivo per la mamma della piccola».

Presumibilmente il colpo è stato messo a segno nel tardo pomeriggio. «Questa è una via molto trafficata» prosegue l’uomo «possibile che nessuno abbia notato quell’uomo arrampicarsi su per la grondaia?». Subito dopo il furto è stato allertato il 113. La Scientifica ha rilevato un gran numero di impronte lasciate dallo sprovveduto ladro acrobata che potrebbe essere anche un minore. «Si sono portati via pure 20 euro che hanno trovato dentro un cassetto» aggiunge con l’amaro in bocca il familiare di C.M. «qui allo Scalo non ci sentiamo più sicuri. Giovedì sono stati messi a segno altri tre furti in abitazione e sempre nella stessa zona. E se la mamma si fosse imbattuta col ladro cosa sarebbe successo? » si chiede «la verità è che i delinquenti non vengono puniti in modo adeguato, anzi. Polizia e carabinieri li arrestano poi i giudici li rimettono in libertà. Così non va» conclude l’uomo «e Chieti Scalo sta diventando un luogo invivibile».