Il cimitero di Chieti

Chieti, stangata sui defunti: ecco i maxi aumenti al cimitero

Il Comune alza le tariffe: prezzi in crescita fino al 200% e nuove tasse sulle pratiche. Si paga anche per accedere con l’auto

CHIETI. A Chieti è in arrivo la stangata sui morti con aumenti fino al 200% «per assicurare, quantomeno migliorare, il bilancio gestionale e operativo del cimitero». Nell’ultima riunione prima di Natale, la giunta Di Primio ha dato il via libera alle tariffe ritoccate al rialzo soprattutto per le pratiche più «ricorrenti»: per i diritti di tumulazione in loculo la tariffa passa da 54,84 a 116,16 euro per il 1°, 2° e 3° piano mentre, dal 4° al 6° piano, la cifra sale a 225,06 euro; i diritti di istruttoria per il rilascio dei permessi di costruire salgono da 8,23 a 50 euro; il deposito cauzionale per rateizzare il costo dei loculi varia da 204,35 a 339,19 o 469,87 euro.
Salasso a Sant’Anna. A Chieti, dopo i rincari contestati dell’A24 e A25 e gli aumenti sulle bollette di luce e gas, arriva anche il salasso per il cimitero di Sant’Anna: «L’aumento non è indiscriminato né punitivo per i cittadini ma è necessario per ottenere una distribuzione più equa dei costi globali del cimitero ed è legato alla spesa per il personale», spiega l’assessore Raffaele Di Felice, «l’aumento non garantirà un automatico pareggio di bilancio tra le entrate e le uscite ma un primo adeguamento è indispensabile. Comunque», sottolinea Di Felice, «ci sono anche tante tariffe invariate soprattutto per i costi rilevanti come l’acquisto dei loculi e delle aree di sedime. Di certo», continua l’assessore, «l’aumento consentirà di non toccare il personale della Teateservizi che si occupa della gestione del cimitero».
Tariffe al rialzo. Gli aumenti più forti riguardano «istruttorie ricorrenti» e cioè gli interventi sulle salme: i rialzi variano dal 100% al 200%. «La stima di tali tariffe», spiega una relazione del dirigente Paolo Intorbida, «è stata effettuata in relazione a oggettivi elementi di valutazione con prevalente riferimento alle spese sopportate e in particolare ai tempi necessari sia al disbrigo delle diverse procedure che ad assicurare continuità nei servizi resi come nel caso delle autorizzazioni per accedere all’interno del cimitero comunale con l’utilizzo di auto private per le quali, facendo salve le situazioni di oggettiva necessità, viene prevista una tariffa con cui si conta di far fronte, in buona parte, alle spese sostenute (investimenti) e da sostenere (manutenzione e spese vive) per garantire l’ingresso a soggetti con importanti limiti di deambulazione nel corso di tutti i giorni dell’anno». L’istruttoria dell’autorizzazione o il rinnovo annuale del permesso di accesso con le auto costa 35 euro.
Servizi a pagamento. D’ora in poi quasi niente è gratis al cimitero: tra le «nuove tariffe», l’utilizzo della sala per le autopsie costa 750 euro e l’uso della sala di commiato 244 euro al giorno.
Il documento. La relazione di Intorbida dice che l’«aggiornamento» delle tariffe è «necessario» visto che l’ultimo adeguamento risale al 2014: secondo il documento, «gli uffici sono intervenuti ad adeguare minima parte delle tariffe esistenti oltre che formularne di nuove». Nessuna stangata a detta del Comune, anzi: calcolando i nuovi prezzi, dice la relazione, «qualora la differenza in aumento fra vecchia e nuova tariffa non si fosse rivelata sostanziale si è proceduto a mantenere inalterata la vecchia. Inoltre, in alcuni casi, la tariffa tende a diminuire per effetto delle oggettive valutazioni tecniche con le analisi dei costi».
Lampade votive. Niente aumenti per le lampade votive: il canone annuale resta di 26,32 euro (allaccio luce a 10,33). «Alcun mutamento è previsto», dice la relazione di Intorbida, «per le tariffe di installazione e utilizzo delle lampade votive anche in relazione alle contingibili criticità recentemente rilevate e che questo servizio sta provvedendo a risolvere anche se per stralci in relazione alle risorse economiche che di volta in volta vengono rese disponibili».
©RIPRODUZIONE RISERVATA