Civitanova e Sacca emergenza sicurezza nel centro storico

Nei due rioni, ostaggio del degrado, la vita è impossibile I residenti: non siamo un ghetto, vogliamo rinascere

LANCIANO. È emergenza sicurezza nei rioni Sacca e Civitanova che ospitano circa 1.500 residenti in uno degli angoli più suggestivi della città. Il quartiere è da sempre ostaggio del degrado e di episodi di piccola criminalità che rendono impossibile la vita di chi vi abita. La presenza di oltre 50 case parcheggio dislocate nei due rioni storici non migliora le cose. È aumentata la prostituzione e anche lo spaccio. E in giro, soprattutto di notte, le forze dell’ordine non passano quasi mai. «Mancano le istituzioni», protestano i residenti, «non viene nessuno a fare una multa o a controllare quante persone ci sono nelle case-parcheggio». Dopo anni di promesse da parte delle varie amministrazioni i residenti hanno detto basta. «Non vogliamo più essere presi in giro», dicono i cittadini al Centro, «non siamo un ghetto, questo quartiere ha voglia di rinascere».

La criminalità. Girare nel quartiere di notte è diventato rischioso. Un po’ per paura di scippi o aggressioni, un po’ perché in molti vicoli manca l’illuminazione e il buio rende tutto più difficile. Di sera ci sono scorribande di auto e motorini, cani randagi che in gruppo rovistano tra i sacchetti di rifiuti lasciati agli angoli delle strade e litigi e risse in lingue sconosciute che provengono da dentro case che il Comune non ha mai provveduto ad affittare o restaurare. Sono tanti gli angoli segreti di Sacca e Civitanova. Stanze affittate ad una o due persone «che poi si riempiono di decine di sconosciuti», dicono i residenti. Anche di giorno si vedono ragazze bellissime mai viste prima nel quartiere salire su auto di lusso in un via vai incessante. E si ha paura anche dei furti. Appena l’estate scorsa qualcuno ha perfino tentato di rubare in chiesa. Lo racconta don Domenico che con il quartiere sta collaborando per farne un posto «diverso, accogliente, bello, soprattutto grazie ai monumenti di prestigio che ci sono, come Santa Maria Maggiore, che a breve sarà restituita alla sua originale bellezza grazie a un importante restauro, le Torri Montanare, Palazzo Berenga, il Museo Diocesano».

Il degrado. «Le strade sono sempre sporche», segnala un residente, «la gente passa e lascia i sacchetti per strada, come se niente fosse. Ci vengono anche i padroni dei cani: perché nessuno li multa se vengono trovati sprovvisti di paletta e sacchetto?».

I parcheggi. La mancanza di posti auto è un’altra emergenza di Sacca e Civitanova. I paletti in ghisa che dovevano lasciare lo spazio ai pedoni e ai mezzi di soccorso sono stati in parte divelti e non hanno risolto il problema, semmai l’hanno aggravato. L’amministrazione comunale aveva promesso di toglierli, ma sono ancora lì, ad ingabbiare Via Garibaldi. La Ztl, mai avviata, è costata invece 30 euro per ogni pass mai usato.

Le richieste. Istituzioni, parcheggi e telecamere. Sono queste le urgenze a cui mettere subito riparo. «Non c’è più tempo nè pazienza per attendere interventi megagalattici», dice Dorato Di Camillo, presidente dell’associazione Sacca e Civitanova, «si deve partire dalle piccole cose, gradualmente, ma da subito.Attendiamo quindi il progetto del parcheggio sotto le Ripe, le telecamere di sorveglianza e la manutenzione ordinaria del quartiere».

Daria De Laurentiis

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