Coletti: buco in bilancio? Ereditato

L’assessore a Cieri: Comune col saldo negativo di 2,6 milioni già quando D’Ottavio ha vinto le elezioni

ORTONA. La situazione economica-finanziaria del Comune è meno tragica di quella prospettata dal consigliere di minoranza, Tommaso Cieri che ha gridato al «dissesto dell’ente». Ma comunque le difficoltà ci sono.

A replicare all’attacco di Cieri, è l’assessore al bilancio, Gianluca Coletti. «Non rischiamo assolutamente il dissesto. Scontiamo, invece», sostiene Coletti, «una evidente criticità nella liquidità derivante dalla gestione passata, dai ritardi nei trasferimenti dello Stato e, come per tutti i Comuni italiani, dai continui recenti interventi normativi sulla fiscalità locale. Due aspetti dei quali siamo estranei. Tuttavia non c’è alcun problema per il pagamento degli stipendi e dei servizi. Ricordiamo a Tommaso Cieri che al 23 maggio 2012, data di insediamento dell’amministrazione dell’atuale sindaco Vincenzo D’Ottavio, come riportato anche nei verbali di passaggio di consegna della cassa a firma dei revisori dei conti, il saldo della cassa comunale era negativo come mai prima d’ora nella storia del nostro Comune, precisamente pari a 2,6 milioni di euro».

Sulla gestione del bilancio, l’acquisizione delle entrate e il pagamento delle spese, il Comune, ad oggi, deve effettuare ancora pagamenti per circa un milione e 700mila euro riguardanti: prestazioni di servizi, acquisizione di beni e opere pubbliche. «Rispetto alla situazione di altri enti, la nostra è una situazione fisiologica, piuttosto che di altra natura», sottolinea Coletti. «Da quando ci siamo insediati il bilancio è stato oggetto di un profondo risanamento e razionalizzato per migliorare i servizi alla comunità. In parole povere, oggi, c’è una sofferenza di cassa, ma non di equilibrio di bilancio: significa che l’ente le entrate le andrà ad incassare, compresi i crediti passati. Inoltre, stiamo istituendo l’Imposta unica vomunale, principale entrata degli enti».

Come tanti altri Comuni in difficoltà, anche quello ortonese è in anticipazione di tesoreria, che oggi costa molto di più rispetto al passato. Ora, l’anticipazione è a 4 milioni di euro, ma si può arrivare a 7,4 milioni. «Quando siamo arrivati», conclude Coletti, «abbiamo trovato una situazione devastate per colpa della precedente amministrazione di cui Cieri era un autorevole esponente che nulla ha avuto da dire e da realizzare in positivo per la città».

Lorenzo Seccia

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