le indagini

Cupello, donna morta di emorragia: la pista dell’omicidio

La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Eseguita l’autopsia sulla salma della 36enne. Oggi i funerali

CUPELLO. Omicidio preterintenzionale è l’ipotesi di reato per cui la Procura della Repubblica presso il tribunale di Vasto ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla scomparsa di Paola Mancinelli, la trentaseienne morta dissanguata sabato scorso a Cupello. La magistratura indaga, per ora, contro ignoti.

Titolare dell’inchiesta è il procuratore capo Giampiero Di Florio che, deciso a fare chiarezza sugli ultimi giorni di vita della giovane donna, ha disposto l’esame autoptico dopo aver letto la relazione sulla perizia necroscopica eseguita, poco dopo la morte della trentaseienne, dai medici legali, Riccardo Di Tanna e Francesco Parente.

L’autopsia è stata eseguita domenica e la consulenza è stata coperta dal più stretto riserbo, come quello che avvolge le indagini sulla tragica fine di Paola Mancinelli, morta dissanguata nel pomeriggio di sabato scorso nella sua casa di contrada Ributtini, al confine con San Salvo. L’indagine post mortem sul corpo martoriato è stata affidata al medico legale Cristian D’Ovidio. Il consulente si è riservato di fornire risposte dopo i canonici 60 giorni.

L’ultima persona a sentire la vice di Paola al telefono è stata la sorellastra. Paola ha chiesto aiuto piangendo, poiché stava perdendo copiosamente sangue e non riusciva a fermare l’emorragia. Dopo la donna ha perso i sensi. È stata ritrovata nella sua stanza, accanto alla porta di ingresso.

Ma l’intervento immediato della sorellastra e degli operatori del 118 non è riuscito a salvare la vita della trentaseienne. I tentativi di rianimazione sono falliti. L’ambulanza è tornata indietro vuota.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale, della compagnia di Vasto e della caserma di Cupello. Gli investigatori hanno notato diverse ferite sul corpo della poveretta. La Procura ha, quindi, deciso di fare chiarezza e ha disposto accurate indagini. I carabinieri hanno già ascoltato diversi amici e anche il compagno della donna, il quale da più di una settimana era tornato in Puglia.

Per i militari, ma anche per i medici che hanno esaminato il cadavere nell’immediatezza del decesso, non ci sono molti dubbi sulle cause: Paola Mancinelli è morta per una emorragia dell’arteria inguinale, causata probabilmente da un foro compatibile con quello provocato da una siringa.

Ieri mattina la salma della giovane è stata riconsegnata alla famiglia.

Il feretro è stato ricomposto e la camera ardente è stata allestita all’obitorio dell’ospedale San Pio di Vasto, in attesa dei funerali che saranno celebrati oggi pomeriggio, a partire dalle 15, nella parrocchia di San Nicola a San Salvo. (p.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA