«D’Angelo incompatibile come sindaco»

Ricorso in tribunale contro l’esito del voto di maggio: firmatario è il marito dell’ex primo cittadino

CASTEL FRENTANO. È stata fissata per il 26 settembre l’udienza presso il tribunale Civile di Lanciano nella quale si discuterà il ricorso che Mario Ciarrapico ha presentato contro il sindaco Gabriele D’Angelo. Ciarrapico, rappresentato dall’avvocato Eugenio Galassi di Teramo, chiede che il tribunale accerti e dichiari l’incompatibilità di D’Angelo alla carica di sindaco e ne dichiari la decadenza.

«Nulla di nuovo rispetto a ciò che il gruppo consiliare Cuore Castellino, il cui capogruppo è Patrizia De Santis, ha sollevato in consiglio» afferma D’Angelo «In quella sede ho ampiamente risposto evidenziando che mi ero dimesso da legale rappresentante della mia azienda, facendo venire meno il presupposto dei ricorsi. Aspetto con fiducia l’udienza».

Ciarrapico, legato politicamente a Fabrizio Di Stefano, è stato fondatore di An a Castel Frentano, consigliere provinciale, ex vicepresidente dell’Isi e della Sistema; è marito del sindaco uscente De Santis, sconfitta alle ultime votazioni da D’Angelo. Nel ricorso si fa riferimento anche alla carica di D'Angelo quale vicepresidente della Sangritana - scadenza incarico aprile 2015 - che quindi si troverebbe nell’ipotesi «dell’articolo 63 comma 1 n° 2 del Tuel», cioè: “non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della Provincia, consigliere comunali e provinciale chi ha parte in servizi nell’interesse del comune o provincia”.

Nel ricorso si parla anche di una «distorta operazione di accaparramento di voti» e di «proselitismo aziendale e di demagogica ingerenza nella libera determinazione degli elettori. Nel corso della propaganda, D’Angelo ha strumentalizzato la propria posizione nella Ferrovia Adriatico Sangritana facendosi spalleggiare dal presidente del Cda (Pasquale Di Nardo, ndc) che in un pubblico comizio è accoratamente intervenuto in suo favore, ingraziandosi la cittadinanza; il cui consenso elettorale può essere stato poi realisticamente incrementato da quella pozione di elettori e congiunti, ben 15 nuclei familiari, su una popolazione complessiva di circa 3.000 persone, che sono dipendenti presso la Sangritana». Accuse che spetterà al Tribunale valutarne la fondatezza.

Matteo Del Nobile

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