La delibera

Danni dei cinghiali, varato il progetto della Provincia

CHIETI. Contro l’invasione dei cinghiali nei centri abitati e sulle strade, causa principale di numerosi incidenti negli ultimi mesi, la Provincia corre ai ripari con provvedimenti mirati a gestire...

CHIETI. Contro l’invasione dei cinghiali nei centri abitati e sulle strade, causa principale di numerosi incidenti negli ultimi mesi, la Provincia corre ai ripari con provvedimenti mirati a gestire le emergenze. Nella delibera numero 218 approvata venerdì si prevedono due fasi per prevenire i problemi già causati negli ultimi mesi dagli ungulati che sempre più spesso arrivano a provocare incidenti stradali o danni alle colture. La prima fase di emergenza regola un intervento immediato sul posto, nel momento in cui si avvistassero cinghiali; la seconda a lungo termine prevede un censimento accurato degli esemplari che vivono nel territorio provinciale, che verranno abbattuti secondo piani approvati dall’Ispra (Istituto superiore per la prevenzione e la ricerca ambientale), da sottoporre all’approvazione del consiglio provinciale prima dell’avvio della stagione venatoria. I dettagli della delibera sono stati illustrati dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, dal consigliere delegato alla caccia, Giovanni Staniscia, dal presidente della commissione Agricoltura, Franco Moroni, e dall’assessore all’Ambiente Eugenio Caporrella. La Provincia avrà il compito di coordinare gli interventi in rete per attuare il programma che fronteggi l’emergenza. Un’operazione svolta con la collaborazione e su segnalazione degli ambiti territoriali di caccia competenti per la zona, delle organizzazioni professionali agricole, delle comunità montane e dei sindaci. Nella pratica il proprietario del fondo avrà il compito di comunicare la presenza attiva di cinghiali sul proprio sito al sindaco del proprio Comune, che a sua volta allerterà la Provincia. L’ente, tramite la polizia provinciale, avvierà la pianificazione stabilendo la data dell’intervento e le modalità, raccordandosi con la prefettura e la polizia locale per informare i cittadini. «Il prelievo», precisa il presidente Di Giuseppantonio, «è effettuato secondo le modalità di telecontrollo, in base alle tecniche indicate nei documenti Ispra». Le operazioni potranno svolgersi tutti i giorni, anche di notte se necessario, sotto la supervisione della polizia provinciale, eseguite da personale addestrato all’attività di telecontrollo. Obiettivo del programma è ridurre considerevolmente i danni alle colture.(f.r.)

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