l’oasi naturalistica

Danni e furti a Punta Aderci segata la staccionata

VASTO. Cinque metri di staccionata di legno completamente divelta e una quindicina di metri di passamano tagliati con una sega. Più che un raid vandalico è un furto in piena regola quello messo in...

VASTO. Cinque metri di staccionata di legno completamente divelta e una quindicina di metri di passamano tagliati con una sega. Più che un raid vandalico è un furto in piena regola quello messo in atto nottetempo nella riserva naturale di Punta Aderci, la cui estrema facilità di accesso, anche con mezzi pesanti, sta mettendo a repentaglio non solo la salvaguardia delle strutture, ma dello stesso parco costiero.

Si contano i danni il giorno dopo la pesante incursione che gli operatori della Cogecstre hanno subito denunciato ai carabinieri, alla polizia municipale e al Comitato di gestione della riserva. Agli inquirenti sono stati forniti alcuni importanti indizi, tra cui il numero di targa straniera di un’autovettura avvistata all’interno dell’area protetta.

«La staccionata e il passamano in legno sono stati asportati con una sega, forse lo stesso attrezzo con cui sono stati rase al suolo tutte le canne del torrente Apricino», dice Stefano Taglioli, referente della cooperativa di Penne, «quello che preoccupa maggiormente è che non siamo più in presenza di atti di vandalismo che pure proseguono senza sosta, ma di furti veri e propri compiuti con l’ausilio di attrezzature e di mezzi pesanti. Il problema vero è che la riserva è facilmente accessibile e di notte viene presa letteralmente d’assalto. Sono mesi che chiediamo la chiusura alle auto dei sentieri che portano a Punta Aderci», conclude scoraggiato Taglioli che da tempo segnala all’amministrazione comunale la necessità di prendere provvedimenti a tutela del parco costiero.

Gli ultimi episodi dovrebbero accelerare quelle decisioni sulle quali finora si è temporeggiato con i risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti. Nella riserva, estremamente vulnerabile, gli atti vandalici sono all’ordine del giorno. A essere presi di mira sono soprattutto i cartelli che vengono imbrattati o divelti. C’è anche un malcostume diffuso piuttosto duro a morire come accendere falò e fare grigliate sulla spiaggia. Comportamenti che non sarebbero possibili se venisse interdetto l’accesso alle auto.

Anna Bontempo

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