Devastati i locali del ristorante sfrattato

Vetrate rotte, rifiuti, sedie e arredi distrutti: in via Marina sembra sia passato un uragano

VASTO. Vetri rotti, rifiuti dappertutto, sedie e arredi distrutti. È quel che resta di un ristorante-pizzeria a due passi dal lungomare Duca degli Abruzzi, nel centro della Marina.

Chi in questi giorni passa da quelle parti si trova di fronte uno spettacolo di devastazione totale di un’area che, oltre ad essere nel cuore della località balneare, è la stessa interessata al piano di recupero urbano (Pru), il cui obiettivo è la riqualificazione di un’ampia fetta di tessuto urbano ed ambientale di viale Dalmazia.

I lavori, appaltati da oltre sei mesi all’impresa Midal srl di Guilmi, (l’unica ditta che ha partecipato alla gara) e che ha praticato un ribasso del 2% a fronte di un importo a base d’asta di 3 milioni 520mila euro, non sono ancora iniziati. In compenso l’immagine che viene offerta ai primi turisti della stagione . gli stessi a cui verrà chiesto il pagamento della tassa di soggiorno - è quella di totale degrado.

Insomma, la riqualificazione è ancora di là da venire, mentre l’abbandono e la devastazione sono una triste realtà sotto gli occhi di tutti.

L’attività commerciale, chiusa dopo un lungo braccio di ferro con il Comune, è stata sfrattata. Due le ragioni alla base del provvedimento: il mancato pagamento del canone d’affitto da tre anni per un ammontare di circa 25mila euro e la necessità, da parte dell’ente pubblico, di tornare in possesso dei locali che sono interessati al piano di recupero urbano (Pru).

L’imponente intervento edilizio prevede la demolizione del vecchio mercato coperto (attiguo alla pizzeria), la realizzazione di nuovi alloggi popolari (previo abbattimento di quelli esistenti) e la costruzione di una serie di infrastrutture a servizio dei residenti.

Il programma di recupero urbano è frutto di un accordo tra il Comune, il dicastero dei Lavori pubblici (che ha messo a disposizione un fondi di un milione e 290mila euro) e l'Ater Lanciano-Vasto. Sono anni che si parla di questo progetto costellato da ritardi e ostacoli. Il primo elaborato risale addirittura al 2005, sotto la gestione dell’amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Filippo Pietrocola e con assessore ai lavori pubblici Guido Giangiacomo, oggi consigliere di minoranza. (a.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA