Di Stefano presenta la settima lista Attacco al polo civico 

I movimenti di Toti e Quagliariello vanno con la Lega «Di Iorio? Pensano solo a non fare vincere la destra» 

CHIETI. Nella coalizione di centrodestra di Fabrizio Di Stefano entra una settima lista. Come anticipato, è formata dal movimento Cambiamo, che fa riferimento al presidente della Liguria Giovanni Toti e al senatore Gaetano Quagliariello, e a quello del Popolo della famiglia presieduto da Mario Adinolfi. Ieri a rappresentarla c’erano due esponenti di Cambiamo, il vicepresidente del consiglio regionale Roberto Santangelo e il coordinatore regionale Mimmo Srour, e il responsabile nazionale del Popolo della famiglia, Mirko De Carli. Le due componenti hanno detto di essere molto vicine tra loro sul piano programmatico e hanno espresso i medesimi attestati di stima nei confronti del candidato sindaco. «Per Di Stefano parla la sua storia», ha detto Srour aggiungendo di non provare «piacere vedendo questo centrodestra che rema contro se stesso», allusione alle divisioni soprattutto ad Avezzano ma anche a Chieti con il caso dell’assessore regionale forzista Mauro Febbo che appoggia il polo civico di Bruno Di Iorio. De Carli ha assicurato lealtà: «Non siamo qui a chiedere poltrone o altro», ha detto, «ma per portare il nostro contributo». Tra i candidati del Popolo della famiglia ci sono la docente di Patologia generale alla d’Annunzio Elena Toniato, il proprietario del supermercato Febbo, Romano Febbo, l’impiegato per una ditta edile Fausto D’Alessio, il dipendente di un distributore di carburanti a Brecciarola Jonathan Matina, il libero professionista vicino al mondo Caritas Diego Ciancetta, l’impiegato esperto di assicurazioni e finanza Roberto Assenti e l’infermiera all’ospedale di Ortona Flavia Lanci. Di Stefano ha approfittato dell’occasione per attaccare il polo civico di Di Iorio che il giorno prima aveva presentato la lista Azione Democratica: «Prendo atto che la nuova lista nel presentarsi mi ha definito come l’avversario da battere, rappresentante della destra. Di conseguenza, tutte le liste di Di Iorio hanno come obiettivo quello di non far vincere la destra. Ne prenda atto anche la città e chi in quello schieramento dice qualcosa di diverso». Allusione anche questa volta all’assessore regionale Febbo.