Di Stefano: vinceremo al primo turno 

Il candidato della Lega dopo la discesa in campo di Di Iorio: la nostra coalizione è ampia e coesa, vittoria anche senza Forza Italia

CHIETI. «Vinceremo al primo turno anche senza Forza Italia». Fabrizio Di Stefano, candidato sindaco della Lega, è certo: «La nostra coalizione è ampia e coesa», dice riferendosi all’appoggio dichiarato di Fratelli d’Italia, dell’Udc e della lista civica Ideabruzzo e anche all’accordo quasi fatto con Giustizia Sociale di Bruno Di Paolo. L’ex parlamentare della Lega non è preoccupato dopo l’annuncio del medico Bruno Di Iorio, ex presidente onorario del Chieti, che sarà il candidato dell’alleanza tra la Forza Italia dell’assessore regionale Mauro Febbo e l’Italia Viva del consigliere comunale Alessandro Marzoli. «Grazie alle forze principali del centrodestra e al sostegno dei gruppi civici, ci sono le premesse per vincere subito. Poi se la coalizione dovesse allargarsi tanto meglio», dice Di Stefano, uno che conosce la politica, dal consiglio comunale di Chieti fino al Parlamento, e sa che tutto può cambiare con una telefonata. Ci sono 4 mesi per trattare: al voto si dovrebbe andare il 20 settembre e la caccia all’unità del centrodestra può proseguire. Ma per ora, Forza Italia, in versione Forza Chieti e con il logo rivisitato in neroverde al posto del tricolore, guarda da un’altra parte e sembra fare sul serio: «Gli elettori di Forza Italia», osserva Di Stefano, «possono sentirsi rappresentati nella nostra coalizione e auspichiamo che, alla fine, ci sia anche il simbolo del loro partito ma, se così non fosse, ce ne faremo una ragione. Certo», sottolinea il candidato che ha ricevuto la benedizione di Matteo Salvini in persona, «stride che a Roma e all’Aquila il centrodestra vada in piazza unito mentre a Chieti no. Ma io sono per l’armonia e spero che tutto si risolva. Davanti a noi c’è una sfida ancor più importante rispetto ai mesi scorsi che va al di là degli steccati dei partiti: governare il dopo coronavirus e la mia ambizione è che questa città sia la prima a rialzarsi in Abruzzo e che lo faccia meglio di tutte le altre». Di Stefano non manda messaggi di pace a Febbo, ma lascia la porta aperta: «Abbiamo le stesse radici e io non dimentico il passato, per questo credo che ci siano lo spazio e il tempo per riavvicinarsi». Sulla discesa in campo di Di Iorio: «In democrazia tutte le scelte sono legittime anche se non condivisibili. Comunque, più gente si impegna e meglio è per la città. Da parte mia, ho già buttato giù un ampio programma che voglio confrontare con la coalizione e anche con Giustizia Sociale: con i rappresentanti della lista ci siamo già incontrati e ci sono spunti che sono pronto a raccogliere».