Dirigente Asl muore di Covid a 62 anni 

Rosanna Antognetti era stata contagiata durante un ricovero per un intervento al ginocchio. Il ricordo di colleghi e amici

VASTO. La notizia è arrivata a Vasto sabato sera alle 23 da Pescara. Dopo quasi un mese di cure, il cuore dell’avvocato Rosanna Antognetti, 62 anni, dirigente amministrativa e componente della commissione Asl per i concorsi, si è arreso. La grinta della professionista originaria di Casalbordino, sposata con l’anestesista Panfilo Marrollo, non è bastata a sconfiggere il Covid. Un duro colpo per la sanità chietina.
Una vicenda che lascia sgomenti quella dell’avvocato Antognetti. La donna era stata ricoverata il 1° novembre scorso in una clinica privata per un intervento al ginocchio. In quei giorni nella clinica privata è scoppiato un focolaio di Covid e, purtroppo, Antognetti è stata contagiata. Trasferita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara ha lottato per più di 20 giorni. Sabato sera il decesso.
«Sono affranto, non ho parole», è il commento del sindaco di Vasto, Francesco Menna. «È una perdita gravissima», dice Filippo Marinucci, sindaco di Casalbordino e primario di Anestesia. Marinucci era un amico di infanzia di Antognetti: «Siamo cresciuti insieme, mio padre conosceva il suo. Era una grande donna e una grande professionista. Il marito lavora nel mio reparto». Il dolore di Marinucci è condiviso da tutta la Asl. «Con Rosanna Antognetti», dicono il direttore generale Thomas Schael, il direttore sanitario aziendale Angelo Muraglia, il direttore amministrativo Giulietta Capocasa e Manuela Loffredo, «la famiglia Asl non perde solo la grandissima lavoratrice dell’ufficio concorsi, una professionista competente e rigorosa, ma una persona speciale, gentile e affettuosa che non faceva mai mancare il suo sostegno e una parola di speranza anche nei momenti più complicati. Tutti le volevamo bene, tutti oggi siamo increduli e addolorati. Per settimane abbiamo sperato che avrebbe sconfitto il Covid-19, aggrappati a ogni piccola e buona notizia che ci giungeva dalla battaglia lunga ed estenuante combattuta in un letto di Rianimazione contro un nemico subdolo e implacabile, al quale anche la tempra e la forza di volontà di Rosanna alla fine hanno dovuto cedere. Ora è il momento della sconfitta e del dolore. La sua morte darà a questa azienda un motivo in più per affrontare il Covid-19 con tutte le energie e risorse disponibili, per risparmiare ad altre famiglie ciò che stanno passando gli affetti più cari di Rosanna».
Un grande dolore anche per il direttore del San Pio, Francesca Tana, e per gli altri primari amici, Maria Pina Sciotti e Maria Amato. Unanime il cordoglio di tutti i dipendenti della Asl che, attraverso l’ufficio stampa, chiedono che l’aula dove si tenevano i concorsi venga intitolata proprio a Rosanna Antognetti: «Era la signora dei concorsi», scrivono, «ha selezionato migliaia di professionisti, esprimendo una capacità di lavoro non comune e senza mai tradire l'essenza del suo carattere: il garbo. Se potessimo indicare un modello ai nuovi assunti, dovremmo invitarli a “essere” come lei. Ci lascia un’eredità importante, il suo esempio. Desideriamo per questo che porti il suo nome l’aula del piano zero nella palazzina della direzione, dove ha portato avanti tutti i suoi concorsi. Sarebbe un segno importante che regalerebbe conforto. La spietatezza del male l’ha sopraffatta, le ha rubato gli anni della maturità e della consapevolezza di aver fatto con onore la propria parte, ma non la porterà via da noi».