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Due tartarughe rilasciate in mare a Rocca San Giovanni

Litorale in festa per la “liberazione” di Foce e Orsa Minore

ROCCA SAN GIOVANNI. Le hanno attese come due star, accalcati sulla spiaggia in attesa di scattare foto e girare filmati. Foce e Orsa Minore, due esemplari di tartaruga Caretta caretta rilasciate ieri nel mare della Costa dei trabocchi dall’associazione Orsa Minore Sub Lanciano e dal Centro studi cetacei di Pescara, hanno fatto il loro ingresso trionfale tra due ali di folla, sulla spiaggia della Foce, zeppa di bagnanti e turisti. L’iniziativa è stata programmata dall’Orsa Minore di Lanciano in collaborazione con la Capitaneria di porto di Ortona, il Centro studi cetacei onlus di Pescara e il Comune di Rocca San Giovanni.

[[(Video) Festa per la liberazione di Foce e Orsa Minore]]

Le due tartarughe, molto giovani, di circa cinque-sei anni, erano state rinvenute proprio nel mare della Foce. «Sono state fortunate», spiega il presidente del Centro studi cetacei, Vincenzo Olivieri, «una volta i pescatori le ributtavano in mare decretando la loro morte certa. Oggi chi vive il mare è più consapevole. Questi animali si erano infatti impigliati nelle reti di due imbarcazioni a strascico e presentavano gravi sintomi da annegamento. Una volta trasferite al centro, però, hanno ricevuto tutte le cure necessarie e il sostentamento alimentare fino a che, dopo una lunga riabilitazione durata rispettivamente cinque e sette mesi, sono state ritenute in grado di affrontare di nuovo il mare aperto».

«Abbiamo scelto questo posto perché è uno dei più belli e più puliti della nostra costa grazie alle sue acque trasparenti e pescose, con una notevole flora e fauna marina», sottolinea Andrea Monaco, presidente di Orsa Minore Sub, «il nostro vuole essere soprattutto un messaggio ecologista, di rispetto del nostro mare che è così bello e così prezioso».

Foce e Orsa Minore, chiamate così in omaggio al luogo e di chi ha voluto farle tornare nel loro habitat, sono state “piastrinate” e dotate di un codice identificativo. La loro liberazione è avvenuta a tre miglia dalla costa nei pressi di uno dei piloni della piattaforma Ombrina Mare. «Una scelta voluta», spiega Olivieri, «primo perché troppo alla riva questi animali rischiano di incappare di nuovo nelle reti, e poi perché vorremmo lanciare un monito preciso: la minaccia di Ombrina Mare arriva oggi, ma questi animali sono qui da 150milioni di anni. Non distruggiamo quello che la natura ha creato».

Foce e Orsa Minore una volta in acqua hanno regalato uno spettacolo emozionante: la più piccola ha cominciato a sguazzare sicura, l’altra si è invece lasciata andare solo dopo alcuni momenti di esitazione.

Daria De Laurentiis

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