l’iniziativa

E il prefetto invia ai consiglieri il vademecum prevenzione

VASTO. La prefettura scende in campo contro i furti e le rapine. Lo fa indirizzando ai sindaci del territorio un vademecum di prevenzione e contrasto al crescendo di illegalità. Il prefetto Fulvio...

VASTO. La prefettura scende in campo contro i furti e le rapine. Lo fa indirizzando ai sindaci del territorio un vademecum di prevenzione e contrasto al crescendo di illegalità. Il prefetto Fulvio Rocco De Marinis annuncia sessioni itineranti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per sottolineare la presenza costante e l’attenzione delle autorità di pubblica sicurezza su tutte le località.

Dopo aver rimarcato che, alla luce dei risultati ottenuti, è importante continuare ad investire sulla videosorveglianza, il prefetto sollecita gli amministratori a svolgere una incisiva opera di sensibilizzazione sulla collettività.

De Marinis ribadisce che ha reiteratamente sollecitato l’attenzione e le determinazioni dei competenti uffici del ministero dell’Interno per scongiurare nuovi tagli alle forze dell’ordine e ricorda alcuni semplici accorgimenti per evitare di essere derubati: mai aprire agli sconosciuti, non far sapere a nessuno i propri movimenti, custodire sempre bene le chiavi di casa per evitare duplicati, lasciare sempre luci e radio accese, chiudere sempre bene porte e finestre, esortare i vicini alla reciproca attenzione, evitare di lasciare che la posta si accumuli nella cassetta, in caso di sospetti chiamare subito 112 o 113.ù

«Ho letto con attenzione le comunicazioni del prefetto e l’appello ai sindaci affinchè promuovano iniziative e garantiscano servizi. Ho letto anche i solleciti per la videosorveglianza: per la sicurezza ci vogliono soldi e allora dico era necessario buttare 600 mila euro per una pista ciclabile mai inaugurata o per elargire assegni ad personam?», afferma il consigliere comunale indipendente Davide D’Alessandro. «È inammissibile che a difendersi siano gli stessi cittadini. Le forze dell’ordine arrivano dove possono, ma gli uomini e i mezzi non sono sufficienti», insiste D’Alessandro. «Il cittadino che dovesse arrivare a farsi giustizia da se è un’affermazione disperata. Bisogna riorganizzare la città, riprogettarla, individuare i suoi malanni e curarli», sollecita il consigliere. (p.c.)

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