E in Comune vertice per scegliere la sede 

Si decide tra due scuole e le aule universitarie, Ferrara: «Servono spazi adeguati per evitare code»

CHIETI. Due scuole cittadine e le strutture universitarie. Sono queste le opzioni tra cui scegliere per individuare le sedi dello screening di massa con tamponi rapidi antigenici al via dal 30 gennaio. Le due scuole sono la Ortiz allo Scalo e la Chiarini a Chieti alta. Proprio in relazione a quest'ultima scuola ieri mattina il sindaco Diego Ferrara ha incontrato la preside dell’istituto comprensivo 1, di cui la Chiarini fa parte, Grazia Angeloni. L’incontro si è svolto in municipio alla presenza dell’assessore alla sanità, Giancarlo Cascini, e del presidente della commissione sanità, Gabriella Ianiro. «Allo stato attuale», ha detto Ferrara, «stiamo lavorando per fissare location che assicurino la massima accessibilità, considerando anche la complessa struttura cittadina. Stiamo allestendo una sinergia operativa sia con le associazioni di Protezione civile che, come al solito, non faranno mancare il loro contributo in termini di logistica e di persone, sia con il mondo scolastico, a ennesima prova di un atto integrato fra Comune e scuola, che ci consentirà sia di avere a disposizione altri luoghi dove fare i tamponi, nonché personale per il fronte amministrativo. Al vaglio anche la disponibilità di utilizzare spazi dell’ateneo, con cui la sinergia è già operativa. A questo personale dovrà aggiungersi quello prettamente sanitario che reperirà la Asl, speriamo in tempi stretti. Anche noi siamo in contatto con l’Ordine dei medici, alla cui voce uniamo quella del Comune nell’appello agli iscritti perché si rendano disponibili, numerosi, a operare. Un appello, perché, lo ricordiamo, l’adesione è su base volontaria. Così come manteniamo contatti costanti anche con l’Ordine degli Infermieri e le altre strutture ospedaliere cittadine, da cui registriamo possibilità di attingere per l’utilizzo di personale che dovrà operativamente fare i tamponi». (a.i.)