E martedì nuova riunione salva-tribunale

17 Novembre 2024

La convocazione al ministero della Giustizia. Il senatore Sigismondi: «Soluzione per tenerli in vita»

VASTO . La salvaguardia del tribunale di Vasto e degli altri tribunali considerati minori è fra le questioni che martedì impegneranno il senatore Etelwardo Sigismondi (FdI). «Consapevoli dell’importanza che rivestono i presidi di legalità», afferma il parlamentare vastese, «a Roma si sta cercando una soluzione definitiva per mantenerli in vita. Martedì ci sarà un incontro con il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove». Quest'ultimo sei mesi fa aveva annunciato la sopravvivenza dei 4 tribunali minori abruzzesi. I tribunali abruzzesi a rischio chiusura sono quelli di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. Da due anni attendono una legge che risolva definitivamente la questione, modificando la riforma della geografia giudiziaria. In tal senso il sottosegretario Andrea Delmastro ha assicurato che nel decreto legge Fitto vi è spazio per il loro ripristino. «Siamo contrari», ha più volte dichiarato il senatore Sigismondi, «a questa infausta riforma della geografia giudiziaria, non avendo mai creduto al risparmio che in sostanza non c’è stato. Stiamo lavorando per la salvaguardia del tribunale di Vasto e degli altri tribunali definiti minori».
Il parlamentare di maggioranza ha confermato la volontà politica espressa in più occasioni dal sottosegretario e dal presidente della Regione, Marco Marsilio. Sigismondi ha ribadito che la maggioranza parlamentare è sempre stata contraria alla riforma della geografia giudiziaria. «Siamo al lavoro», ha ripetuto il senatore di Fratelli d'Italia, «tenendo conto anche del danno sociale che ricadrebbe sul territorio impoverito del tribunale. Un territorio con una esposizione alla criminalità». Un mese fa si era riunito a Sulmona il Coordinamento dei sindaci, dei presidenti degli Ordini forensi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, per sollecitare la salvaguardia dei tribunali abruzzesi sub provinciali. Il 31 dicembre 2025 scadrà la proroga del termine di chiusura dei quattro tribunali: il Coordinamento ha chiesto al governo che la tesi della revisione della geografia giudiziaria trovi concreta attuazione normativa. (p.c.)