Elezioni 2026, M5S al Pd: no a fughe in avanti

27 Settembre 2024

La deputata Torto: «I Dem dimenticano di parlare con gli alleati dell’amministrazione comunale»

CHIETI. «Il Pd fa proposte in conferenza stampa e dimentica di parlare con gli attuali alleati nell’amministrazione comunale». A parlare, dopo la conferenza stampa del Pd per presentare la festa dell'Unità di domani, sono gli esponenti del Movimento 5 stelle che evidentemente non hanno gradito la fuga in avanti dei Democratici in vista delle elezioni comunali del 2026. Il deputato Daniela Torto, coordinatore provinciale M5s, chiede l’apertura di un tavolo con gli attuali interlocutori «prima di qualsiasi uscita pubblica. Considero questo scatto in avanti una mancanza di rispetto verso il M5S che, voglio ricordare, non è una stampella del Pd in una possibile coalizione, ma un interlocutore fondamentale a garanzia di un modo di amministrare che guarda prima di tutto ai cittadini e lontano dalle manovre di palazzo. Si parte con il piede sbagliato; c’è bisogno di sedersi seriamente a ragionare e trovare le soluzioni per Chieti, una città con tanti problemi e che ha bisogno di meno annunci e più soluzioni concrete». E dunque l'ipotesi di campo largo, tanto auspicata dal Pd, sembra partire in salita. Più che di nomi e di primarie, i 5 stelle chiedono una discussione sui temi. E su questo terreno l'assessore Fabio Stella e il capogruppo M5S Luca Amicone ne buttano diversi sul tavolo della discussione. «Primo fra tutti il distretto sanitario allo Scalo: a nostro avviso l’amministrazione deve ragionare e proporre con determinazione alla Asl l’utilizzo dell’immobile incompiuto a piazza Carafa. Il Comune con le casse vuote ha molte difficoltà a completare quell’edifico e pensiamo che vedere finire quell’opera, riconvertita a distretto sanitario, darebbe una ottima risposta allo Scalo e ai cittadini». E poi: «Riapertura di alcuni uffici nella sede di piazza Carafa, a partire dagli sportelli di stato civile e anagrafe». E ancora: «L’intera giunta comunale deve impegnarsi a reperire le risorse per le strade comunali, ormai ridotte a colabrodo. C’è bisogno anche di una serrata interlocuzione con altri enti per la manutenzione delle strade che non sono di proprietà del Comune». (a.i.)