Famiglia del bosco, Salvini: «L’assistente sociale è un ruolo da rivedere»

Il vicepremier sul caso di Palmoli: «Bisogna rivalutare le modalità di lavoro degli istituti e cambiare il sistema che c’è in Italia»
PALMOLI. «Non avrò pace finché non troveremo il modo legale di riportare quei bambini a casa dai genitori». Sono le parole con cui il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini torna sul caso della famiglia del bosco di Palmoli.
«Stiamo ragionando con i nostri legali e i nostri parlamentari, ho sentito i garanti dei diritti dell’infanzia, per cercare di capire come accelerare il ritorno in casa di questi bambini», ha aggiunto anticipando che, «come Lega stiamo lavorando sul ruolo dell’assistente sociale e del giudice minorile. La politica ha il dovere di intervenire». E, il 17 gennaio, a Palmoli arriverà anche un 'camper della solidarietà' per la famiglia nel bosco. Un’iniziativa nata sui social che richiamerà nel paese centinaia di persone da ogni angolo d'Italia.
Uno degli altri temi determinanti è quello della casa nel bosco. Al momento non esiste ancora un progetto di ristrutturazione e il casolare ceduto in comodato gratuito dal ristoratore Armando Carusi a marzo dovrà essere restituito. Nathan, quindi, dovrà poi decidere se accettare di spostarsi nell’altra struttura che gli era stata offerta inizialmente dal sindaco del paese, vicino al campo sportivo, ma inizialmente rifiutata.
«Il problema grosso sembrava la casa», ha detto Carusi, «oggi, invece, non sembra più così. Ci auguriamo che tutta questa situazione venga chiarita al più presto, prima dei 4 mesi di tempo per la perizia psicologica». «Ho invitato Nathan a passare il Natale con la mia famiglia» aggiunge il ristoratore, «ma aveva già preso accordi con un suo amico. Ormai un segnale chiaro è arrivato a Nathan e Catherine su questa vicenda. Visto che i bambini devono essere seguiti secondo me non c’è motivo di trattenerli ancora nella struttura. Si parla di socialità ma per loro l’ambiente di Palmoli dove sono cresciuti sarebbe più consono rispetto a Vasto. Una scuola nella città vastese è un altro conto rispetto a Palmoli».

