Serie B

Il Pescara si arrende al 93° e chiude l’anno da ultimo

28 Dicembre 2025

Dagasso risponde a Di Serio, nel recupero il gol vittoria dei liguri con Artistico

LA SPEZIA. Una beffa grande così per il Pescara. Se nel primo tempo il lungo recupero aveva sorriso ai colori biancazzurri con il pari di Dagasso, nel finale un rinvio errato di Letizia finito sul corpo di Capellini ha apparecchiato il match ball che Artistico ha sfruttato per il 2-1 che ha gelato i 408 tifosi al seguito. Minuto 93, Squizzato si perde Verde, sugli sviluppi lo stesso Squizzato è leggero nella pressione su Cassata che può crossare. Letizia allontana male e la frittata è fatta. E non sono passate inosservate le parole del difensore biancazzurro nel dopo partita. «Si deve correre per non far crossare. Se si fosse fatta una corsa in più nel finale forse quel cross non arrivava». Parole forti, probabilmente riferite a Squizzato. Al Picco, nel match delle 12.30, il Pescara approccia male la gara. Manca ritmo, manca cattiveria agonistica e manca quella voglia di lottare che aveva caratterizzato sempre il Pescara di Gorgone. La sblocca Di Serio tenuto in gioco al minuto 8 da Gravillon sugli sviluppi di un corner dopo un inizio gara arrembante. Il Pescara non riesce ad uscire mai dalla pressione dello Spezia, Olzer in posizione di mezzala non riesce ad incidere e sulla sinistra Aurelio, Beruatto e Kouda fanno quello che vogliono.

Nello Spezia si ferma Bandinelli, dentro dopo 20’ Comotto (classe 2008) e i padroni di casa abbassano un po' i ritmi. Il Pescara in due circostanze è andato vicino al pari con Olzer e Valzania che hanno impegnato Mascardi, ma serve il miglior Despalnches su Aurelio (tenuto in gioco da Olzer) al 43’. Dopo la mezz’ora lo Spezia è tornato arrembante ma nell’ultimo minuto di un lungo recupero (scontro Aurelio-Brosco e gioco fermo per parecchi minuti) Beruatto sbaglia in area e Dagasso di destro firma il pari e va a festeggiare con i 408 tifosi il suo primo gol in B. Ristabilita la parità, Gorgone (squalificato, era in tribuna) deve ridisegnare il Pescara perché Brosco non ce la fa.

Dentro Sgarbi, Letizia fa a fare il braccetto di sinistra e le cose sembrano andare meglio. Il Pescara torna a fare il Pescara di Gorgone perché diventa padrone del campo con un assetto iper offensivo. Letizia centrale, Sgarbi quinto e due mezzali che sono più trequartisti con Olzer e Caligara. L’ex Ascoli ha preso subito il posto di Dagasso (problema all’anca) e lo Spezia inizia a soffrire. Padroni di casa pericolosissimi solo su un’ingenuità firmata da Letizia-Sgarbi. Beruatto ringrazia e calcia tutto solo in area. Desplanches salvato dal palo. Episodio sporadico: Caligara centra il palo a portiere battuto, tap in facile facile di Tonin clamorosamente sciupato. Poi iniziano le proteste nei confronti dell’arbitro.

Sgarbi alla mezz’ora salta l’uomo e mette dentro un cioccolatino delizioso per Cangiano (entrato al posto di Tonin). L’ex Bologna deve solo spingere in porta ma viene palesemente spinto da Wisnieswski a centimetri dalla linea di porta. Zanotti non interviene, il Var resta in silenzio. Gorgone nel dopo partita non le manderà a dire. Ma non è l’unica protesta perché Caligara prende il tempo ad un avversario in area e viene messo giù. Non per Zanotti, neanche per il Var. Nel finale lo Spezia torna a spaventare e serve in miglior Desplanches su Vlahovic. Donadoni trova energie con Verde e in pieno recupero (93°) arriva la beffa con il gol di Artistico. Triplice fischio, il Pescara porta a casa zero punti e il rammarico per aver quasi regalato il primo tempo. Ora la sosta, poi un mercato che deve necessariamente rinforzare la rosa di Gorgone. L’ultima del 2025 finisce tra amarezza, rabbia e senza un rigore a favore da agosto. Eppure ieri pomeriggio il pallone sul dischetto poteva e forse doveva andarci.

Enrico Giancarli

©RIPRODUZIONE RISERVATA