Filetto, prima le puntano la pistola poi i ladri le danno dell'acqua

Raid notturno di due banditi in casa di un’anziana: la rapinano con la pistola puntata alla testa ma all’accenno di un malore le danno un bicchiere d’acqua

FILETTO. Ha visto di colpo accendersi la luce in camera da letto e due banditi ergersi suoi piedi. Quello con la pistola le ha puntato la canna alla testa chiedendole di aprire la piccola cassaforte montata dietro uno dei quadri sulla parete della stanza. Tanta la paura mentre si rannichiava sotto le coperte quasi a nascondere il volto ormai sbiancato da quei momenti di terrore, che stava anche perdendo i sensi. Sicché l’altro bandito è andato in cucina ed è tornato indietro porgendole un bicchiere d’acqua che ha anche bevuto.

Non dimenticherà facilmente quei momenti drammatici una 83enne di Filetto vittima di una rapina nella sua abitazione in piena notte e in pieno centro storico, a pochi passi dalla piazza principale. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri della Compagnia di Chieti che hanno eseguito i rilievi tecnico-scientifici nell’abitazione e nelle immediate pertinenze e che stanno indagando per dare un volto e un nome a quei banditi.

Erano circa le 3 della notte tra domenica e lunedì quando due individui, pare entrambi col volto coperto e forse con la cadenza della parlata da far pensare a stranieri, dopo avere forzato la finestra di un balconcino laterale al piano terra, sono entrati nell’abitazione dell’anziana che vive anche da sola. Dopo averla minacciata con la pistola raccomandandole di non urlare e avere messo a soqquadro alcuni armadi in cerca soldi, si sono fatti dare le chiavi di una cassaforte a muro. Evidentemente erano a conoscenza della presenza di quel piccolo forziere incastonato a una parete. Dal ripostiglio hanno arraffato gioielli in oro e qualche banconota. Si sono impossessati anche della collana che l’anziana aveva indosso prima di tranquillizzarla col bicchiere d’acqua.

La donna - che dopo la fuga dei due è scesa in strada a chiedere aiuto al vicinato - è apparsa spaventata e comprensibilmente confusa ai carabinieri giunti in casa nel giro di pochi minuti. Ha così fornito ai militari una descrizione sommaria dei due banditi. E ha anche raccontato agli investigatori di non avere subito atti di violenza sulla persona, ma non ha saputo quantificare il valore degli oggetti asportati. Nel frattempo davanti all’abitazione si sono radunati alcuni conoscenti anch’essi spaventati per quanto era accaduto.

«Da qualche mese», spiega il sindaco Sandro Di Tullio, «in paese non si verificavano più furti e questo ci ha fatto stare abbastanza tranquilli. Purtroppo ci siamo illusi visto ciò che è accaduto l’altra notte. Siamo preoccupati per la spregiudicatezza utilizzata da questa gente contro tra l’altro contro miei concittadini del tutto inermi. Speriamo soltanto che si sia trattato di un episodio isolato».

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