CHIETI

Fitto: "L'Intelligenza Artificiale grande opportunità, ma serve quadro regolatorio"

Intervento video del ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr all'evento per  i 70 anni di Confartigianato Chieti L'Aquila

CHIETI. Anche il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto oggi ha partecipato ,con un intervento video, al convegno "La sfida dell'Intelligenza Artificiale all'Intelligenza Artigiana", organizzato a Chieti per celebrare i 70 anni della Confartigianato Chieti L'Aquila.  L'iniziativa rientra nel ConfArte Festival, promosso da ConfArte, categoria Cultura, Turismo e Spettacolo di Confartigianato Chieti L'Aquila. Il festival quest'anno è finalizzato anche a celebrare il 70° anniversario della Confartigianato territoriale. Al convegno, oltre al ministro Fitto hanno preso parte il presidente di Confartigianato Marco Granelli, il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto e l'assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo Tiziana Magnacca.

Il ministro Fitto ha detto: "Abbiamo di fronte una grandissima sfida, che è una grande opportunità a condizione, però, che il tutto si attui all'interno di un quadro regolatorio in grado di poter tenere conto anche degli elementi di carattere etico che sono fondamentali per avere il giusto approccio e la giusta attuazione".

"In questo contesto - ha aggiunto il ministro - i provvedimenti a livello nazionale e a livello europeo andranno in questa direzione, ma al tempo stesso il Governo italiano ha deciso di dare massima rilevanza a questo tema, se è vero come è vero che nel G7 di giugno Giorgia Meloni ha voluto individuare per la presidenza italiana il tema dell'intelligenza artificiale come tema centrale".

"Penso che l'invito del Santo Padre - proseguito Fitto - rappresenti un giusto mix tra la necessità e opportunità di cogliere le grandi potenzialità di questa grande sfida innovativa, ma al tempo stesso anche di avere un quadro regolatorio e soprattutto un livello di attenzione dal punto di vista etico che rappresenta certamente un elemento di garanzia in un quadro di sviluppo quale quello a cui stiamo assistendo".

Sono 125mila le micro e piccole imprese che hanno già varcato le frontiere dell'intelligenza artificiale, su un totale di 134mila imprese italiane pioniere dell'IA. Ma la loro corsa nella transizione digitale è frenata dalla difficoltà di trovare personale qualificato. Su 449mila lavoratori con elevate e-skill 4.0 richiesti dalle aziende, ne mancano all'appello 246mila, pari al 54,9%. A lanciare l'allarme è il presidente di Confartigianato Marco Granelli.

 "L'intelligenza artificiale - ha sottolineato Granelli - è un mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata da un'altra IA, l'Intelligenza Artigiana, per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, ineguagliabili, dei nostri imprenditori".

"Ma la scarsità di manodopera con competenze digitali - ha aggiunto il presidente di Confartigianato - è un'emergenza da affrontare subito con un'adeguata politica formativa. Altrimenti rischiamo di subire soltanto i rischi dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul mercato del lavoro, senza riuscire a coglierne le opportunità di nuova occupazione. Ne va anche della competitività dei piccoli imprenditori, impegnati a utilizzare l'IA con l'intelligenza artigiana per potenziare la qualità made in Italy".

Secondo il presidente di Confartigianato "bisogna cambiare e migliorare il rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro, rilanciando l'istruzione tecnica e professionale, investendo sulle competenze, a cominciare dall'alternanza scuola lavoro e dall'apprendistato duale e professionalizzante".