Frana, chiesto l’intervento della Provincia

Contrada Lazzaretto, il sindaco di Tollo pronto a fare un debito fuori bilancio per aprire il cantiere

ORTONA. La tragedia è in agguato se non si procede subito alla messa in sicurezza della frana che incombe sulla strada provinciale in contrada Lazzaretto.

Parte da questo assunto Angelo Radica, consigliere provinciale e sindaco della vicina Tollo, che nella doppia veste istituzionale promette un blitz per anticipare la Provincia, dove non sembra che sia chiara la pericolosità della montagna di terra che ha già divelto le paratie metalliche di contenimento per minacciare fin dai giorni del nubifragio di dicembre di riversarsi sulla carreggiata con un peso di decine di tonnellate.

Radica prospetta una mossa clamorosa, e quanto meno inedita nella prassi delle istituzioni. «Se la Provincia non si attiverà subito, sono pronto come primo cittadino di Tollo a fare un debito fuori bilancio e aprire immediatamente un cantiere per cancellare quel pericolo costante. Sempre meglio», annota, «che registrare il proverbiale morto, con la coda di denunce, processi e esborsi per danni».

Sembra che i lavori a Lazzaretto siano già stati previsti al settore viabilità della Provincia, con un costo di progetto per circa 10mila euro.

«Ma, dalle informazioni assunte quando mi sono rivolto agli uffici competenti», fa notare Radica, «l’intervento è inserito in un’opera complessiva del costo di circa 250mila euro stanziati per fronteggiare i danni prodotti dal nubifragio alla rete stradale della Provincia. Ma il caso di Lazzaretto», spiega il sindaco e consigliere provinciale, «è da considerare a parte e con una tempistica del tutto differente dalla ordinaria amministrazione, per il semplice fatto che non ci si può consentire il lusso di attendere i tempi burocratici classici quando un costone rischia di abbattersi da un momento all'altro su ignari automobilisti in transito. E a poco servirebbero i segnali provvisori», annota ancora Radica, «posti sulla corsia sotto la paratia che potrebbe crollare da un momento all'altro, giacché il cedimento coinvolgerebbe l'intera carreggiata. Peggio, poi», spiega l'esponente del Pd, «se l'evento dovesse verificarsi di notte, visto che l'oscurità amplificherebbe i rischi». (f.b.)

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