Frane e pericoli alla Colonnetta Ecco i fondi per gli ultimi lavori 

Arrivano ulteriori 150mila euro per riparare i danni sulla strada causati dalle nevicate di gennaio 2017 L’assessore Rispoli: con questo terzo lotto mettiamo in sicurezza la zona che ha subìto aggravamenti

CHIETI. Arrivano gli ultimi 150mila euro per riparare i danni del dissesto idrogeologico alla Colonnetta e a breve partiranno i lavori. Si tratta del terzo e ultimo lotto dell'intervento a seguito dei danni del maltempo del gennaio 2017 quando ci furono forti nevicate in città. L'amministrazione comunale ha già portato a termine il primo lotto e sta concludendo anche il secondo. L’importo dei lavori dei primi due lotti ammonta complessivamente a oltre 300mila euro.
L'intervento ha previsto sinora il ripristino del muro di contenimento rotto e di tratti di marciapiede. Adesso provvederà invece al consolidamento delle scarpate e alla sistemazione di altri tratti di marciapiede. Il progetto è ricompreso nel programma triennale delle opere pubbliche 2022-2024 approvato lo scorso 27 luglio. Il 6 settembre scorso i professionisti incaricati (l’ingegner Nicola Masciarelli, il geologo Tiziano Desiderio e i geometri Davide Teti ed Emanuela Bargagli) hanno consegnato al Comune il progetto definitivo ed esecutivo, approvato tre giorni fa. Il Comune ha affidato i lavori alla ditta che ha già portato a termine gli altri lotti, la società Cogema srl di Chieti. L’importo del finanziamento è di 151.250 euro. Ora si deve procedere alla stipula del contratto e poi la ditta potrà iniziare a lavorare. Avrà a disposizione due mesi per concludere le opere.
«I fondi serviranno a chiudere la problematica del dissesto geologico alla Colonnetta», dice l’assessore comunale ai lavori pubblici Stefano Rispoli, «i lavori serviranno a sistemare le condizioni dell’area, che ha subito diversi aggravamenti. Realizzeremo ulteriori rinforzi di paratie su quel versante e altri interventi per mettere in sicurezza la zona». L’intervento servirà anche a sistemare i marciapiedi che attualmente sono al limite della percorribilità. Non solo ci sono profonde crepe, buche e dissesti vari, ma addirittura pezzi di marciapiedi si sono staccati dalla loro sede e sono scivolati a valle. Seguendo il movimento franoso del terreno, intere lastre sono finite nella scarpata tra gli ulivi. Dal cordolo bianco, che separa il marciapiedi dalla sede della carreggiata stradale, si vede a occhio nudo il distaccamento di diversi centimetri. E tra le crepe è anche cresciuta l’erba. La scarpata va a toccare a valle il primo intervento di lavori che è consistito nella riparazione del muraglione che era franato a seguito del maltempo. «Stiamo facendo di tutto per far partire i lavori nei tempi», assicura l’assessore Rispoli, «non solo di questo intervento ma di tutti quei lavori che la cittadinanza attendeva, sia per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza sia per quel che riguarda la riqualificazione della città».
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