Gli alunni e il valore del dialogo

Concluso il progetto alla media Umberto I: c’è anche il giornale dell’istituto
LANCIANO. E se la scuola insegnasse per prima cosa a pensare, prima ancora che italiano, matematica, storia e geografia? Ad essere cittadini liberi prima ancora che studenti? All'ascolto, prima ancora che ad imparare? È quello che ha voluto fare la media Umberto I con i due progetti "Prof, lo so, ma non lo so dire" e "Giornalino scolastico", coordinati rispettivamente dalle professoresse Angela Stampone e Sara Iachini il primo e dal professor Silverio Scoppio il secondo. Otto squadre, due gironi e una finale hanno caratterizzato l’intero percorso del progetto che ha allenato i ragazzi al dibattito. Gli studenti delle classe 2ª G e 2ª F si sono confrontati su temi etici, morali e sociali imparando l’importanza dell’ascolto, del dialogo e della replica. La finale si è tenuta nei giorni scorsi in aula magna, alla presenza di una giuria d’eccezione formata dal dirigente scolastico Lorenzo Iocca e gli avvocati Emanuela Minutolo e Gaetano Pedullà.
Si chiama invece i "Fatti nostri" il giornalino scolastico della Umberto I a cui hanno partecipato tutte le classi della scuola e anche le quinte della primaria Principe di Piemonte. I reporter in erba hanno creato una redazione e diviso la prima di tante pubblicazioni che verranno, in diverse sezioni, come avviene in un giornale vero. E gli argomenti spaziano dall'attualità, alla cronaca locale e nazionale, allo sport, fino alla vita nella scuola, a cominciare dall'intervista al dirigente, o dall'inchiesta sul razzismo a scuola partendo dalla viva voce degli studenti di varie nazionalità frequentanti l'Umberto I. Un lavoro che proseguirà anche il prossimo anno. «Le parole», scrive Valeria Viaggi, direttrice dei Fatti Nostri, «servono a rendere liberi».
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