Gli imprenditori e la Zes finanziata «È la svolta, ma affrettate i tempi» 

Vasto. Nel piano migliori collegamenti porto-industrie e riduzione dei costi di movimentazione merci Marino (Amv): opportunità che non potevamo perdere. La Rana (AssoVasto): puntiamo su nuovi fondi

VASTO. Per la Zona economica speciale (Zes) a Punta Penna, in arrivo 8,65 milioni di euro. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Umberto D'Annuntiis. Prevista anche la realizzazione del cosiddetto “Ultimo miglio ferroviario”. Un passaggio importante per rendere più efficienti i collegamenti fra lo scalo portuale e le industrie e ridurre i costi di carico e scarico delle merci. Ora il commissario Mauro Miccio attiverà le procedure. La reazione degli industriali è di prudente entusiasmo. «Speriamo che i tempi di realizzazione non siano troppo lunghi», dice Pietro Marino dell'Amv, Agenzia marittima vastese, e referente dell'associazione di imprenditori portuali Oasi. «Siamo soddisfati del lavoro che sta svolgendo il commissario Miccio», commenta il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana.
L'economia del Vastese è al palo. Le multinazionali sono in sofferenza e chiedono servizi migliori per ridurre i costi. La situazione economica delle grandi industrie provoca un effetto domino sull'indotto e preoccupa i sindacati. Gli industriali ritengono che la Zes possa rappresentare un’àncora di salvezza e una opportunità per nuovi investimenti. Il Comune di Vasto l'estate scorsa ha provveduto a inviare alla Regione la planimetria della Zona economica speciale. Ora è arrivata la notizia del finanziamento. L'AssoVasto ha chiesto di concentrare i pochi ettari disponibili su siti già operativi e produttivi, al fine di privilegiare la difesa e tutela delle imprese esistenti. Confindustria ha suggerito di stralciare i lotti scarsamente fruibili per la totale carenza di opere di urbanizzazione e la scomoda conformazione geologica. Passaggi che, ovviamente, dovranno avvenire nella massima tutela dell’ambiente e a un’opportuna distanza dalla zona di rispetto naturalistico.
«Lavoreremo al fianco del professor Mauro Miccio», dice Giuseppe La Rana, «per migliorare la perimetrazione e l'attuazione, oltre che per canalizzare altre risorse e nuovi investimenti per la portualità vastese». Ad essere d’accordo con AssoVasto anche gli operatori portuali, come confermato da Pietro Marino dell’Amv, Agenzia marittima vastese, ma occorre fare presto perché il momento è drammatico. Gli operatori confidano nell’accoglimento rapido del metodo di lavoro individuato, sperando che la Regione si renda conto che la difesa delle imprese che garantiscono i livelli occupazionali deve diventare una priorità .
«La Zes», ricorda Pietro Marino, «è un’opportunità che non potevamo permetterci il lusso di perdere. È una boccata d'ossigeno anche se non è sufficiente da sola a dare impulso al porto e alla zona industriale. Speriamo che il finanziamento venga utilizzato nel minor tempo possibile». Tutte le imprese ribadiscono la convinzione che le attività economiche e la Riserva naturale di Punta Aderci possano coesistere come avvenuto con successo in altri territori: Gargano in Puglia, Conero nelle Marche, Cinque Terre in Liguria.
Anche nei comuni vicini l'annuncio del finanziamento è stato accolto favorevolmente. L'augurio delle amministrazioni è che tutti i passaggi avvengano rapidamente per fare in modo che la Zes possa iniziare davvero a produrre risultati .
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