parla la segretaria del comune

«Gli stipendi dei dirigenti stabiliti dal contratto»

VASTO. «Gli stipendi dei dirigenti? Il loro trattamento economico scaturisce dall’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro». La sostiene la segretaria comunale, Rosa Piazza,...

VASTO. «Gli stipendi dei dirigenti? Il loro trattamento economico scaturisce dall’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro». La sostiene la segretaria comunale, Rosa Piazza, intervendo dopo la diffusione da parte del consigliere comunale indipendente, Davide D’Alessandro, del referto di gestione 2012. Nel documento sono riportate le spese sostenute per i dirigenti (517mila euro), per lo staff del sindaco Luciano Lapenna (100.893 euro) e per le posizioni organizzative (figure intermedie che hanno la responsabilità di determinati settori), i cui costi ammontano a 451mila euro.

«Le posizioni dirigenziali, pur in presenza dell’aumento delle funzioni demandate ai Comuni dalla legislazione nazionale, sono state ridotte, per scelta politica e in un’ottica di risparmio e spending review, dalle precedenti 10 unità del 2006 alle attuali 5 nel 2014», sostiene la segretaria, «sempre in un’ottica di risparmio e spending review è stato ridotto il personale a staff del sindaco, che è passato dalle 5 unità del 2006 alle attuali 3, per una spesa complessiva diminuita del 38%. Si è passati dai precedenti 164.133 euro agli attuali 103.842 euro».

Un altro risultato che l’amministrazione vanta è quello relativo alla diminuzione delle spese legali per gli incarichi professionali esterni che prima della costituzione dell’ufficio legale comunale ammontavano a oltre 750mila euro e che oggi è diminuita dell’88 % (76.570 euro).

Parla di «macchina del fango e di ignobili critiche di una politica becera e capace soltanto di generalizzare, offendere e denigrare», il sindaco Luciano Lapenna, che esprime solidarietà ai dipendenti comunali e che rivendica alla sua gestione una diminuzione del 20% della spesa per il personale, passata dai 9.711.977 euro del 2006 agli attuali 7.879.987.

«Di becero, offensivo e denigrante ci sono soltanto alcuni stipendi, alcuni assegni ad personam ed alcune fatture pagate a chi già riscuote oltre il dovuto», ribatte D’Alessandro, che invita la segretaria e il sindaco a farsi un giro per le stanze del municipio «per raccogliere le risposte dei dipendenti che registrano profonde disparità di trattamento e alcuni privilegi insostenibili e inaccettabili».

L’esponente dell’opposizione suggerisce a Lapenna di non agitarsi e annuncia una mozione con cui chiederà l’abolizione degli assegni ad personam. Insomma, la querelle è destinare a finire nell’aula consiliare. (a.b.)

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