Pescara, Ferraris è il Re Mida: un gol ogni 150 minuti

Il miglior bottino (in termini di punti) degli ultimi campionati grazie a un eccellente rendimento in trasferta, secondo solo alla Virtus Entella promossa in B
PESCARA. È vero, manca ancora uno scorcio di campionato, il più significativo, quello che con un lieto fine trasformerebbe in un cigno bellissimo il brutto anatroccolo, nella definizione che aveva dato della squadra biancazzurra Silvio Baldini a metà agosto, dopo l’esordio in Coppa Italia. La regular season del Pescara in C, si è conclusa alla posizione numero 4 della graduatoria del girone B (la migliore quarta dei tre gironi), con 67 punti in 38 giornate frutto di 19 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte, il maggior numero di punti raccolti negli ultimi quattro campionati di C.
Anche se nella stagione 2022/2023, in panchina prima Alberto Colombo e poi Zdenek Zeman, con qualche punto in meno (65) il Delfino raggiunse la terza posizione nella stagione regolare.
Il trend dei desideri. Partiamo dalla fine con un dato parziale, ma indicativo di una discreta salute. In vista dei play off, che per i biancazzurri inizieranno il 7 maggio, il trend delle ultime 5 gare del girone B, dice che il Pescara è dietro Arezzo, Pontedera e Milan Futuro con 9 punti, effetto delle tre vittorie di fila. Il Pescara in 38 gare ha segnato 55 reti, incassandone 35 (differenza reti +20). La media gol è di 1,4 a partita. Il Pescara ha usufruito di tre calci di rigore. L’età media della squadra è di 25 anni. I cartellini gialli estratti nei confronti dei calciatori del Pescara sono stati 72. Cinque le espulsioni patite. L’allenatore Silvio Baldini ha seguito diverse volte la squadra dalla tribuna per effetto di tre provvedimenti del giudice sportivo, il più pesante (tre giornate di stop) a causa delle proteste plateali durante Pianese-Pescara del 19 gennaio.
Utilizzati in 28. È stata offerta una possibilità più o meno a tutti i calciatori in rosa. L’ultimo, il diciottenne Giuseppe Saccomanni che ha debuttato contro il Campobasso è stato il 28° della lista. I più assidui: Alessandro Plizzari con 36 presenze e 3.157 minuti in campo. Al secondo posto, il capitano Riccardo Brosco con 34 gare e 2.991 minuti giocati, al terzo Matteo Dagasso (34 presenze e 2.857 minuti totali). A seguire Pellacani, Valzania e Cangiano, sesto per minuti giocati (2.476) ma con le stesse presenze di Plizzari.
Luci e ombre. Il periodo migliore del Pescara è coinciso con le sei vittorie consecutive dal 26 settembre (1-0 in casa dell’Entella) al 30 ottobre (2-1 interno con il Pontedera). La striscia peggiore, dal 23 marzo al 9 aprile, con tre sconfitte consecutive (Sestri Levante, Pineto e Arezzo).
Il tallone d’Achille. Il dato più negativo, i biancazzurri lo hanno fatto registrare nelle gare giocate all’Adriatico-Cornacchia. In 19 match ha acquisito “solo” 31 punti con una percentuale di poco superiore al 50% di quelli disponibili (54,3). Il fattore campo ha fruttato, ad esempio, 41 punti alla Ternana e 36 al Pineto. Per intenderci, nel girone A il Vicenza, che ha chiuso al secondo posto a 83 punti, nelle partite casalinghe ne ha fatti 51.
Pescara corsaro. In trasferta la formazione allenata da Baldini ha fatto la differenza con le dirette concorrenti per i migliori piazzamenti nella griglia play off, mettendo in cascina 36 punti in 19 gare, seconda solo alla Virtus Entella (39).
Fascia di garanzia. Dei 55 gol messi a segno dal Pescara 25, quasi la metà, sono arrivati nei minuti che vanno dal 56° all’85°. Una mezz’ora di fuoco.
Re Mida. Andrea Ferraris è il capocannoniere del Pescara con 10 gol. Un dato colpisce più di ogni altro: l’attaccante ex Monza è stato inserito nella lista dei titolari solo in 12 occasioni su 35, subentrando dalla panchina 23 volte (1576 minuti giocati). Una media realizzativa piuttosto alta, tutto sommato, con un gol ogni 150 minuti circa.
Cavaliere senza macchia e senza paura. Il portiere Alessandro Plizzari è stato determinante in diverse occasioni. Dodici volte ha mantenuto inviolata la rete. Dei 35 gol al passivo ne ha incassati 33: in casa con il Pineto e a Gubbio, tra i pali c’era il suo vice Ivan Saio.
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