Roseto

Nuoto in acque libere, Melchiorre fa l’impresa partendo da Alcatraz

2 Agosto 2025

Il 57enne rosetano terzo negli Stati Uniti: «Acqua gelida e pericolo squali altissimo»

ROSETO. Location da film per l’ultima impresa natatoria di Dino Melchiorre, 57enne enologo rosetano appassionato di nuoto in acque libere che dopo aver attraversato lo Stretto di Messina e gareggiato nell’Oceanman Krabi mesi fa in Thailandia, nei giorni scorsi è volato in America per… fuggire da Alcatraz. L’impresa sportiva stavolta è stata nuotare dall’Isola di Alcatraz allo Yacht Club di San Francisco, negli Stati Uniti, 3 chilometri difficili da nuotare tra corrente sfavorevole e acque ghiacciate.

«Un’avventura fisica e mentale: le condizioni meteo la mattina sembravano anche ragionevoli pur con l’acqua a solo 16 gradi, ma sono subito peggiorate», racconta il rosetano. «Sul gommone verso la partenza tra noi c’era un solo argomento: gli squali, perché la possibilità di incontrarli in acqua è alta specialmente vicino alla costa. Per fortuna non si sono interessati a noi». La gara ha avuto da subito i sapori epici dell’impresa: «L’ingresso in acqua è molto difficile, qualcuno ha girato i tacchi guardando le acque grigie in superficie e marroni sul fondale, mentre il freddo ci invadeva nonostante la muta. Fatta la partenza si nuota sempre controcorrente, col vento oceanico sui 30 nodi: avvicinandosi alla costa le onde si intensificavano per intensità e ammetto che c’è stato da soffrire. Lì ho nuotato bene, prima in solitaria e poi con altri due compagni d’avventura: più volte ho pensato di superarli ma alla fine ho preferito non rimanere solo». Il finale è stato come una liberazione: «Sono arrivato terzo ma la classifica conta poco, conta solo la passione che ci unisce per l'Open Water e la sfida contro noi stessi».

Dino Melchiorre ora può guardare al futuro: «Di fronte ho un grande obiettivo: parteciperò all’Oceanman World Final 2025 che ci sarà a Dubai negli Emirati Arabi Uniti il 7 dicembre. Un’altra grande avventura».