Gruppo di teppisti aggredisce tre giovani

Danneggiate anche alcune auto parcheggiate in via Pescara, i residenti: più controlli
CHIETI. Raid vandalico, l'altra notte, in via Pescara dove un gruppo di balordi ha aggredito tre giovani all'uscita di un locale. Non contento il piccolo branco ha anche danneggiato delle auto in sosta. Si torna a parlare di problemi sulla sicurezza allo Scalo che, nelle ore notturne, si trasforma sempre più spesso in una sorta di Farwest. Una terra di nessuno dove spadroneggiano gruppi di giovani dal temperamento altamente infiammabile causato, probabilmente, dall'eccessivo consumo di alcol o altre sostanze eccitanti.
E la notte tra venerdì e sabato scorsa, allo Scalo, più di un testimone giura di aver assistito a scene da guerriglia urbana. Forse esagerando, ma il dato di fatto è che, martedì mattina un giovane ha presentato una denuncia contro ignoti alla questura di Chieti per aver subito delle percosse. Evento traumatico che avrebbe comportato la frattura di due costole come certificato dal referto medico emesso dal pronto soccorso dell'ospedale Colle dell'Ara.
A dire il vero, a prendere le botte, qualche notte fa in via Pescara, sarebbero stati anche altri due giovani. Uno avrebbe riportato la frattura del setto nasale a causa di un pugno e il terzo un lieve trauma cranico. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni le prime frizioni tra aggrediti e aggressori si sarebbero alimentate all'interno di un pub della zona. Insulti e minacce verbali che in seguito si sono trasformate in un pestaggio collettivo ai danni dei tre giovani. A sedare gli animi una pattuglia del 113 che ha tentato di dare un volto agli autori dell'aggressione. Ma il gruppo di teppisti ha continuato imperterrito la sua notte brava alla ricerca di altre emozioni forti.
L'obiettivo si è spostato su alcune auto parcheggiate in sempre in via Pescara. Vetri infranti e rigature con chiodi accuminati lungo le fiancate dei mezzi la brutta sorpresa trovata all'indomani dai proprietari delle vetture. Una notte movimentata, un'altra che non lascia indifferenti i residenti di via Pescara e dintorni. Tutti chiedono maggiori controlli, specie nelle ore notturne, da parte di carabinieri e polizia per contrastare aggressioni e atti vandalici.
Al coro delle proteste si uniscono anche i genitori degli studenti universitari spesso vittime di gruppi di balordi. «Facciamo tanti sacrifici per mantenere i nostri figli all'Università» si sfoga una mamma al telefono del Centro «non è giusto aggravare le spese ordinarie con quelle di riparazione delle auto devastate dai vandali. A mio figlio hanno rotto il parabrezza dell'auto e per ripararlo abbiamo speso più di 500 euro. La nostra paura è che l'episodio possa ripetersi». Lo scorso dicembre, sempre allo Scalo, venne aggredito uno studente universitario in via Casalbordino. Anche lì ad agire fu un manipolo di teppisti. Forse lo stesso di 4 notti fa.
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