I fuoriclasse del cinema accendono il Marrucino: «Majano gran maestro» 

Teatro pieno per l’atto finale della kermesse dedicata al regista teatino Il ricordo commosso di Giancarlo Giannini: «Lui mi ha insegnato tutto»

CHIETI. Parata di stelle per il gran finale del “Premio internazionale Anton Giulio Majano”. Una chiusura in grande stile per la kermesse di quattro giorni dedicata al ricordo del grande regista e sceneggiatore teatino. Avvolti dalla cornice di un teatro Marrucino strapieno, i grandi artisti del cinema e dell’arte sono stati premiati con l’Achille d’Argento.
La serata di gala, trasmessa in diretta su Rete 8, che insieme al Centro è media partner dell’evento, è stata condotta dalla giornalista Mila Cantagallo, e si è aperta con i saluti del vicesindaco e presidente del premio, Paolo De Cesare: «Questi quattro giorni sono stati fantastici», ha detto, «il premio sarà ripetuto anche nei prossimi anni con tante novità. E a breve a Chieti sarà girato anche un docufilm dedicato proprio a Majano».
I premi alla carriera sono stati assegnati a Giancarlo Giannini, Eleonora Giorgi e Pino Donaggio. Gli altri riconoscimenti sono stati divisi in sezioni. La prima a salire sul palco è stata l’attrice pescarese Lucrezia Guidone per la sezione «miglior interprete di serie internazionale» nella serie “Fedeltà” prodotta da Netflix. Premiata dal primo cittadino, Diego Ferrara, l’attrice non ha nascosto la sua emozione: «Ricevere un premio è sempre un’emozione ma quando avviene nella tua regione il cuore batte più forte». Applausi scroscianti per l’attrice Violante Placido, premiata per il suo ruolo nel film “Fino all’ultimo battito”, che ha portato sul palco anche un frammento dello spettacolo “Femmes Fatales”: «Sono molto legata a questa terra», ha detto l’attrice riferendosi all’Abruzzo. Per la sezione letteratura è stato premiato lo scrittore lancianese Remo Rapino con il suo romanzo “Cronache dalle terre di Scarciafratta”. Il calore del teatro Marrucino stracolmo ha accolto Pino Donaggio che ha intonato con il pubblico “Io che non vivo senza te”, la sua canzone che ha venduto più di 80 milioni di dischi in tutto il mondo. Il compositore ha ricevuto il premio per aver composto le musiche di “Strada senza uscita”. Achille d’Argento alla carriera per l’attrice Eleonora Giorgi, premiata da Davide Cavuti, direttore artistico del premio. «In Abruzzo c'è un circuito di teatri strepitosi», ha detto l’attrice, «i film di Majano devono continuare a essere ricordati». Tanti applausi per la premiazione di Giancarlo Giannini, che ha ricordato Majano come «un genio» del cinema. «È stato il mio primo maestro e mi ha insegnato a lavorare con gli obiettivi e immagini». Un regista che lavorava con gli attori, «Majano», continua Giannini, «faceva spettacoli che diventavano cultura per gli italiani. Raccontava i grandi romanzi all’Italia». Attori e registi non presenti dal vivo alla cerimonia hanno lasciato dei video messaggi. Tra questi anche il presidente della giuria, Michele Placido e Tembi Locke, attrice americana premiata per la sezione «serie internazionale». A ritirare il suo premio è stata Paola Majano, figlia del regista teatino. «Sono nata a Roma ma mi sento teatina». Hanno mandato un saluto a distanza Carmine Elia, premiato per la sezione “miglior regista” e anche Pupi Avati. Premiazione a sorpresa infine, per Giuliana De Sio, attrice nel film “Sciopèn”, girato a Chieti.