Il bluff dell’Emodinamica Forse arriva fra tre anni

Era stata annunciata due anni fa dal manager Asl e dal governatore Chiodi Forte: l’azienda non ha i fondi e se li trova ci vorranno 360 giorni per i lavori

VASTO. La Sala emodinamica all’ospedale San Pio è destinata a restare una chimera almeno per i prossimi 3 anni. Per il 2014 non ci sono i soldi necessari. Ammesso che vengano trovati nel 2015, la sala sarà realizzata due anni dopo l’approvazione del progetto preliminare. È quanto riportato nella delibera Asl 120 del 6 febbraio scorso. Un documento sul quale mancherebbero, a detta dell’amministrazione comunale vastese, anche importanti firme. «Il manager della Asl, Francesco Zavattaro, ci sta prendendo in giro. Adesso basta», tuona il presidente del onsiglio comunale, Giuseppe Forte.

Il tono del sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, al termine del consiglio comunale dello scorso 10 febbraio era stato perentorio: chiedeva alla Regione l’immediato avvio dei lavori per la Sala emodinamica dell’ospedale San Pio con l’ammodernamento del reparto di Cardiologia. L’ordine del giorno è parso superfluo quando la Asl ha fatto sapere che sull’Emodinamica era già stata pubblicata una delibera il 6 febbraio. «Peccato che quella delibera è un bluf», accusa Forte chiedendo immediate spiegazioni a Zavattaro.

Nel documento è spiegato che per la realizzazione dell’Emodinamica occorrono 2 milioni di euro: 780mila euro per la macchina, 620 mila euro per l'impiantistica, il resto per le spese accessorie.

«La Asl spiega tuttavia che per il 2014 non c’è la copertura finanziaria. Come è possibile che nel 2014 non ci sia copertura finanziaria quando a Vasto Zavattaro nel 2012 aveva assicurato il contrario?», chiede Forte. E ancora. «Una volta trovata la copertura per avviare i lavori c’è scritto che occorrono 360 giorni. L’attivazione è prevista due anni dopo l’approvazione del progetto preliminare. Come dire che se tutto va bene prima del 2017 noi non potremo avere l’Emodinamica», insiste Forte. «In un alto passaggio Zavattaro aggiunge che la delibera, datata 6 febbraio, è stata fatta dopo aver preso atto e ritenendo di poter condividere la relazione del dirigente dell’Uosd di Chieti (nota numero 8951) professore Nicola Maddestra datata 11 febbraio che prospetta un progetto di riorganizzazione dell’Uosd con nuova sala aggregata funzionale a Vasto. E la data della relazione è ripetuta per ben 3 volte. Ma come è possibile avere fatto una delibera il 6 febbraio in base ad una relazione dell’11 febbraio?», chiede Forte. «È arrivato il momento che Zavattaro, che non è venuto in consiglio comunale nonostante l’invito, spieghi questi passaggi che sembrano incomprensibili. Soprattutto vorremmo sapere come è possibile che una struttura che nel 2012 sembrava di imminente realizzazione, bene che vada sarà attivata nel 2017».

Paola Calvano

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