Il Marrucino dice addio ai debiti: il teatro fa utili e avvia il rilancio 

Sempre più lontani i tempi dei buchi di bilancio: la gestione di Di Martino promossa dai revisori La campagna abbonamenti per la stagione di prosa, in partenza a gennaio, tocca già quota 500

CHIETI. Il bilancio consuntivo 2020 del teatro Marrucino chiude anche questa volta in attivo. Finiti i tempi dei debiti e delle difficoltà di gestione, il teatro teatino da diversi anni chiude i bilanci senza difficoltà, come si evince dai risultati di bilancio che domani arriveranno in consiglio comunale. Il presidente dell’assise civica Luigi Febo ha convocato infatti per domani mattina, in video-conferenza, il consiglio comunale con soli due punti all’ordine del giorno, la nomina del presidente del collegio dei revisori dei conti (su cui la maggioranza si era spaccata nel corso dei lavori della scorsa seduta, tanto che aveva fatto cadere il numero legale) e l’esame del bilancio consuntivo del 2020 del teatro Marrucino. Il documento arriva con il parere positivo del collegio dei revisori dei conti.
Dai risultati di gestione si registrano, dati più che positivi. Il fondo cassa al 31 dicembre scorso era di quasi 130mila euro (129.895,52 euro) con l’ente che non era mai stato costretto a ricorrere ad anticipazioni di tesoreria. Un ente, dunque, sano, capace anche di essere tempestivo nei pagamenti, come attestano gli stessi revisori, dando atto all’istituzione guidata dal direttore amministrativo Cesare Di Martino di aver anche migliorato notevolmente la velocità di pagamento. Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2020 è pari a 10.577 euro, più che sufficiente per un ente che ha come obiettivo la chiusura in pareggio. Per quanto riguarda le entrate, le poste più grandi sono come sempre quelle dei contributi che il teatro riceve dagli enti: 280mila euro è il contributo del Comune, 337.154 euro quello della Regione, 135.093 euro quello ministeriale. Dalla bigliettazione del 2020 il teatro ha ricavato 77.667 euro, una cifra importante se si tiene conto che il 2020 è stato l’anno del Covid. L’ultima posta che riguarda le entrate sono i 4.870 euro che arrivano da fitti attivi. Il capitolo relativo alle spese fa segnare una diminuzione delle spese correnti rispetto al 2019: la spesa corrente del 2020 è stata, infatti, di 969.462 euro; quella del 2019 era stata di 1.210.115 euro. Le spese per il personale, invece, sono lievemente aumentate: nel 2020 la cifra è di 217.943 euro, nel 2019 di 192.439 euro.
Dai dati di bilancio si capisce che il Marrucino è riuscito ad ammortizzare bene il periodo del Covid, che ha visto molti mesi di chiusura forzata. Mesi che sono stati sfruttati dal teatro per portare a termine i lavori della imponente ristrutturazione che a ottobre scorso ha riconsegnato alla città una struttura rinnovata e più inclusiva, grazie a un finanziamento di ben 657.847 euro che sono stati messi a disposizione dalla Sovrintendenza. Il Marrucino ha aggiunto, inoltre, di suo altri 80mila euro per integrare il programma dei lavori di ristrutturazione.
Sulla scorta della stabilità di bilancio, il teatro teatino si sta preparando ora per affrontare le nuove stagioni. Ottimi i risultati della campagna abbonamenti per la stagione di prosa, che ha toccato quota 500. A breve verrà anche presentata la stagione di teatro dialettale.
È fissato per oggi il nuovo appuntamento della stagione lirica: alle 17.30 andrà in scena “Maria De Buenos Aires”, opera dedicata al tango con musiche di Astor Piazzolla. Un omaggio al grande compositore argentino nel centenario della nascita. L’opera è una produzione del teatro Marrucino in coproduzione con la Fondazione Ravenna manifestazioni, con la Fondazione teatro comunale di Ferrara, con la Fondazione teatro di Pisa e con il teatro del Giglio di Lucca. Il cast è formato da Martina Belli (nel ruolo di Maria), Ruben Peloni (Payador), Daniel Bonilla-Torres (El Duende) e Davide Vendramin (Bandeon). L’orchestra Arcangelo Corelli sarà diretta da Jacopo Rivani e la regia è di Carlos Branca.