Il pasticcio sulle aree verdi rende abusivo il tennis

I campi sportivi del Circolo di via Santo Spirito diventano irregolari per il nuovo Prg Pupillo: non ci siamo accorti dell’errore. Staniscia: il Comune risolva questo guaio

LANCIANO. Prima una segnalazione al Comune. Poi il trasferimento di quella segnalazione da parte del Comune alla Procura che ha avviato l’inchiesta. Il problema oggetto di indagine, è un presunto abuso edilizio avvenuto nella zona dei campi da tennis, del Circolo Tennis. Non si tratta di palazzi sorti dal nulla, ma della copertura, in inverno, di due campi da tennis di via Santo Spirito tramite dei palloni “pressostatici” considerati abusivi. Un abuso edilizio. Il Circolo Tennis non poteva, e non può, coprire i due campi perché il terreno su cui sorgono è destinato, nel piano regolatore generale, a semplice verde pubblico e non a “verde pubblico attrezzato”. Significa che su quei terreni non si può intervenire in alcun modo, il privato non può fare nulla, neanche mettere un seme figuriamoci se possa creare volumetrie sistemando strutture semifisse.

Lì, invece, ci sono due campi che il Circolo, da sempre, copriva nella stagione invernale per svolgere la propria attività. Ora la situazione è in stand- by. I campi sono scoperti e si cerca di sanare l’errore commesso dal Comune tre anni fa, precisamente nel giorno dell’approvazione in consiglio del Prg in cui la zona sulla quale insiste il Circolo Tennis da storica area per gli insediamenti sportivi è diventata area a verde pubblico e non come verde pubblico attrezzato. Una semplice parola in meno che cambia però, di molto, l’uso del terreno stesso.

«È un errore di cui nessuno si era accorto prima», spiega il sindaco Mario Pupillo, «e che è stato rilevato mesi fa da alcune associazioni anche attraverso un esposto. In pratica il Circolo stava lavorando nell’irregolarità. Perché i palloni pressostatici che installava in inverno per coprire i terreni da gioco non potevano essere montati. Sono considerate strutture semifisse che, in base anche a nuove normative, costituiscono volumetrie nuove e avrebbero bisogno addirittura di una concessione edilizia per essere montate. Ma neanche una concessione edilizia in questo caso basterebbe, perché sull’area non si può proprio fare nulla essendo destinata a semplice verde pubblico. L’unica cosa da fare è una variante al Prg che cambi di nuovo la destinazione d’uso di quei terreni».

Ma i tempi per una variante sono lunghissimi. Il Circolo non può aspettare. «Per noi è un danno notevole», commenta il presidente del Circolo Tennis, Giancarlo Staniscia, «ed è un danno per il tennis. Speriamo in una variante subito o in una sospensiva, una deroga che possa far partire l’attività. Abbiamo 150 bambini e 100 adulti che seguono la scuola tennis. Abbiamo 20 bambini che fanno attività gratuitamente, ci sono i soci: senza tutti i campi a disposizione l’attività viene meno. Ci auguriamo che il Comune risolva al più presto il problema che ha creato».

Teresa Di Rocco

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