Il Tar: restano vietati gli ombrelloni in spiaggia 

Ortona. Respinta l’istanza dello stabilimento che chiedeva di sospendere il divieto Ombreggi permessi solo nel 10% dell’area. Il Cambusiere: clienti rimandati a casa

ORTONA . La sezione staccata di Pescara del Tribunale amministrativo regionale respinge l’istanza di decreto monocratico presentato dalla ditta Il Cambusiere e fissa l’ulteriore trattazione collegiale della domanda cautelare alla camera di consiglio del 16 settembre. Dopo la mancata concessione della sospensiva in due precedenti ricorsi proposti da cittadini - affiancati da alcune associazioni ambientaliste con interventi a sostegno - contro il Comune di Ortona in merito alla nota vicenda delle concessioni demaniali marittime, il Tar rigetta anche la richiesta cautelare avanzata da uno degli storici stabilimenti della zona nord del litorale ortonese nel ricorso per l’annullamento «del parere 6.391 del 2019 della Soprintendenza, dell’autorizzazione paesaggistica 400 del 2019 del Comune (difeso dall’avvocato Paolo Valentino Sisti ndc), del provvedimento di concessione demaniale 2.561 del 2019 del Comune e di altri atti presupposti e conseguenziali». La ditta aveva chiesto l’accoglimento del ricorso con la misura cautelare con l’intento di limitare i danni visto che, a seguito delle prescrizioni imposte dalla Soprintendenza stessa, tra le varie cose lo stabilimento è stato costretto a non affittare ombrelloni ai clienti ultraventennali della propria attività turistica-balneare. Essendo stata fissata per il 16 settembre la camera di consiglio, quando la stagione estiva sarebbe di fatto conclusa, la ricorrente aveva chiesto al presidente del Tar di poter ravvisare i presupposti di estrema gravità e urgenza per adottare un provvedimento di sospensione degli effetti degli atti impugnati, anche «inaudita altera parte». Un’istanza che è stata respinta con il decreto pronunciato dal consigliere delegato Massimiliano Balloriani: «La ricorrente ha fatto decorrere quasi due mesi per impugnare il parere della sovrintendenza sui progetti oggetto di aggiudicazione», si legge in un passaggio del decreto, «e poi comunque quasi un mese per impugnare con essa la concessione demaniale che l’ha necessariamente recepita, consumandosi così, come dalla stessa evidenziato, il prevalente danno evocato consistente nel diniego delle domande di ombreggio». Quindi, per il Tar, i clienti «avranno già concluso analoghi contratti con altre strutture». Inoltre, in un ulteriore passaggio, viene evidenziato che il parere della Soprintendenza recepito dal Comune mira «a valorizzare non solo la conservazione ma anche la rivitalizzazione del sistema dunale oltre alla tutela di specie floristiche e faunistiche autoctone».
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