Immobile minacciato in spiaggia: il campione convocato in tribunale 

L’attaccante dell’Italia citato come testimone nel processo per l’aggressione subita a Francavilla Sotto processo è finito un pescarese di 32 anni: impugnava un coltello e gli ha gridato “Ti ammazzo”

CHIETI. Da Wembley al tribunale di Chieti. Ciro Immobile, l’attaccante della Nazionale di calcio campione d’Europa, è stato citato come testimone nel processo in cui risulta «persona offesa» per un’aggressione subita nell’estate del 2018 allo stabilimento balneare Lido Bianco di Francavilla al Mare. L’udienza clou, dopo una serie di rinvii, è in programma venerdì nell’aula Matteotti del palazzo di giustizia di piazza San Giustino. Il bomber ci sarà? Fino a ieri mattina, in tribunale non erano arrivate giustificazioni. Di certo, mesi fa, quando ha ricevuto la convocazione (e in quell’occasione non del ct azzurro), il centravanti della Lazio non aveva idea degli impegni sportivi che lo avrebbero visto protagonista.
L’aggressore, finito davanti al giudice con la doppia accusa di «minaccia» e «porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere», è Fabio Di Clemente, 32 anni, originario di Atri e residente a Pescara, difeso dall’avvocato Stefano Sassano. Nel capo d’imputazione – formulato dal sostituto procuratore Giuseppe Falasca – si legge che Di Clemente, «dopo aver rivolto al calciatore la frase “Laziale di m..., da quando te ne sei andato hai uscito la testa dal sacco!”, lo minacciava di un male ingiusto proferendo le parole “ti ammazzo, ti ammazzo”, brandendo un coltello e avvicinandosi a lui con fare intimidatorio». Già nell’immediatezza degli accertamenti portati avanti dai carabinieri, è emerso che alla base dell’aggressione c’era la rivalità tra le tifoserie del Pescara e della Lazio.
In sostanza, con il pretesto di farsi una fotografia con Immobile, il giovane si è avvicinato al calciatore per poi insultarlo, di fatto accusandolo di aver «tradito» i colori biancazzurri con il passaggio alla squadra romana. Immobile, che del Pescara di Zeman fu una bandiera e protagonista assoluto nella stagione 2011-2012 conquistando la promozione in serie A e il titolo di capocannoniere con 28 gol, ha cercato di allentare la tensione. Ma il giovane ha tirato fuori un coltello, suscitando la reazione dei presenti: una donna ha iniziato a urlare, mentre altre persone si sono avvicinate a mo’ di scudo. All’aggressore non è bastato fuggire per farla franca: i carabinieri di Francavilla e del nucleo operativo e radiomobile di Chieti, intervenuti sul posto, lo hanno identificato lo stesso giorno. Il primo a sdrammatizzare tutto è stato proprio Immobile che ha proseguito la sua giornata in spiaggia con la moglie Jessica, che è originaria di Bucchianico, e gli amici.
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