L'ospedale di Chieti dove è stata eseguita l'autopsia

LANCIANO

Imprenditore morto di infarto: l'autopsia esclude legame con il vaccino

Italo Di Nenno sarebbe deceduto per cause naturali, il responso definitivo dopo gli accertamenti istologici e chimici

LANCIANO. Non c'è stata nessuna correlazione con la terza dose booster ricevuta e il decesso dell'imprenditore Italo Di Nenno, 60 anni di Lanciano, trovato senza vita dai famigliari venerdì sera attorno alle 20.30 nel suo ufficio dell'azienda di vendita pneumatici, sulla Variante Frentana SS 84. Lo ha stabilito l'esito dell'autopsia effettuata oggi a Chieti dal medico legale Cristian D'Ovidio, su incarico del pubblico ministero di Lanciano Serena Rossi.

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Il noto imprenditore è morto per cause naturali, un improvviso infarto, anche se non soffriva di particolari gravi patologie. Nessun nesso di causalità è stato infatti accertato con la terza dose Moderna che gli era stata inoculata la stessa mattina nel centro vaccinale del Pala Masciangelo, dopo le prime due dosi di Pfizer. Il responso definitivo avverrà dopo gli ulteriori accertamenti istologici e chimici. La famiglia, patrocinata dall'avvocato Donato Di Campli, ha nominato consulente di parte il medico Raffaele Ciccarese.