Imu, aliquota massima sulle seconde case

A Chieti il ministero stima entrate per 21 milioni. Esentati i residenti di contrada Casoni

CHIETI. Depliant e manifesti per spiegare alla cittadinanza come si paga l'imposta municipale unica (Imu) con la prima rata in scadenza il 18 giugno. Intanto ieri il consiglio comunale, su iniziativa del capogruppo dell'Idv Bassam El Zohbi, ha impegnato sindaco e giunta a esentare dal pagamento dell'imposta chi abita nel raggio di due chilometri dalla discarica di Casoni. L'Udc, invece, chiede al Comune di applicare agevolazioni per le fasce sociali più deboli mentre Marco Di Paolo, consigliere del gruppo misto, annuncia l'invio di una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti per non penalizzare troppo chi ancora non è proprietario della casa in cui risiede. In città è scattato il conto alla rovescia per l'Imu, la nuova imposta statale che andrà a sostituire la vecchia Ici. Le attività di riscossione saranno portate avanti dalla Teate servizi. La società a totale capitale pubblico è intenzionata a non lasciare nulla al caso.

«Ci siamo organizzati al meglio» annuncia Valerio Visini, presidente Teate servizi, «per offrire il miglior servizio possibile alla popolazione». Anche perché i tempi stringono. Quali sono quindi le incombenze a carico dei contribuenti? Quanto alla prima abitazione, entro il 18 giugno, bisognerà pagare la prima rata dell'imposta, il 17 settembre la seconda rata e il 17 dicembre l'ultima tranche dell'Imu. Per la seconda casa, le scadenze sono 18 giugno e 17 dicembre. L'amministrazione comunale deve decidere quali percentuali applicare. Al momento, l'unica certezza riguarda l'aliquota della prima casa, che sarà dello 0,4%.

Sulla seconda casa, l'aliquota attuale dello 0,76%, indicata dallo Stato, subirà a Chieti un sostanzioso ritocco e raggiungerà l'1,06% con una maggiorazione dello 0,3%, che equivale al massimo consentito dalla legge. Il provvedimento che prevede l'innalzamento dell'aliquota dovrà essere ratificato entro il 30 settembre. Una necessità, secondo il Comune, in quanto l'Imu comporterà minori introiti rispetto all'Ici che, fino allo scorso anno, aveva garantito 11 milioni 400 mila euro, somma comprensiva dei due milioni e 700 mila euro girati dallo Stato alle casse comunali. «Il ministero delle Finanze», spiega Visini, «ha stimato per il Comune di Chieti un gettito Imu complessivo di poco superiore ai 21 milioni di euro. Dodici milioni e 237 mila euro, sempre secondo le stime del ministero, finiranno nelle casse del Comune; 8 milioni 776 mila in quelle centrali. In realtà, il Comune otterrà molto meno, perché diverse abitazioni hanno subìto una svalutazione catastale».

La Teate servizi consentirà a tutti gli utenti interessati di poter scaricare dal proprio sito il modello F24 da utilizzare per il pagamento dell'Imu. «Abbiamo stampato una serie di brochure informative» aggiunge Luciano Iezzi, direttore della Teate servizi, «e affiggeremo in città un centinaio di manifesti esplicativi». Definiti, intanto, numero e tipologie dei locali cittadini soggetti all'Imu.Nello specifico dovranno pagare l'Imu 12 mila abitazioni di tipo civile, 9 mila abitazioni di tipo economico, 4.900 case popolari, 330 case ultrapopolari, 78 abitazioni rurali, 740 uffici e studi privati, 2.100 negozi e botteghe, 6180 magazzini e locali di deposito, 303 laboratori per arti e mestieri, 12.700 rimesse e autorimesse, 468 villini e otto ville. Gli accertamenti della Teate servizi, peraltro, hanno scovato allo Scalo una villa che non risulterebbe agli uffici catastali. Il problema Imu ieri è approdato anche in consiglio comunale. Dove è passato, a maggioranza, l'ordine del giorno del capogruppo dell'Idv El Zohbi che ha chiesto di esentare dall'imposta chi risiede entro i due chilometri dalla discarica di Casoni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA