In due con la pistola rapinano il negozio 

Caccia a un coppia di giovani in azione con la mascherina: fanno finta di comprare la pasta, poi le minacce alla cassiera

LANCIANO. Fanno finta di acquistare un pacco di pasta, poi tirano fuori la pistola, la puntano verso la cassiera, prendono l’incasso, circa 300 euro, e si dileguano. Rapina ieri sera ne negozio di alimentari Fiorina, in via Filzi. Proprio nei giorni in cui si torna a parlare di sicurezza, dell’arrivo di 27 nuove telecamere per controllare la città, Lanciano fa i conti con una rapina in pieno centro, attorno alle 18.45.
Secondo una prima ricostruzione della polizia, guidata dall’ispettore Amerino Verì, due giovani, poco più che 18enni, sono entrati attorno alle 18.45 nel market Fiorina, a pochi passi da corso Trento e Trieste. Con la mascherina a coprire il volto per via del Covid, hanno fatto un giro nell’alimentari, forse per vedere se c’erano altre persone, poi hanno fatto finta di acquistare un pacco di pasta e si sono diretti verso la cassa. Qui, però, anziché pagare hanno estratto una pistola, forse soltanto un giocattolo, l’hanno puntata contro la cassiera, e, parlando poco ma con un accento locale, le hanno intimato di consegnare i soldi. Li hanno presi e sono fuggiti. Un “colpo” da circa 300 euro. La dipendente, scossa ha poi chiesto aiuto. Ad intervenire la polizia che, con una pattuglia, era in giro per i controlli anti Covid ma anche per la sicurezza dei cittadini in vista delle feste natalizie. Subito sono scattate le ricerche dei giovani rapinatori in una città comunque semideserta per il freddo e la pioggia.
Nel frattempo è arrivata la polizia scientifica da Pescara per i rilievi, le eventuali impronte o tracce lasciate dai malviventi, e si sta procedendo con il controllo delle telecamere dei negozi limitrofi. Non è infatti un market isolato, anzi, ci sono altri negozi, una banca di fronte, la via è di passaggio ed è centralissima.
«Questa città ha bisogno di videosorveglianza in ingresso ed uscita», sbotta l’assessore Tonia Paolucci, «come mi è stato richiesto da tutte le forze dell'ordine. Per troppi anni si è sottovalutato il problema, venivamo derisi quando noi, che eravamo minoranza, abbiamo chiesto in tante occasioni un impegno maggiore da parte dell’amministrazione Pupillo. Non esiste un progetto sulla videosorveglianza, non esiste all’interno della struttura un’organizzazione interna su chi gestisce le telecamere e chi ne fa manutenzione. Stiamo ripartendo da zero». Intanto ora è caccia aperta ai due rapinatori da parte della polizia.