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Inquinamento di Fosso Marino scoperti gli scarichi abusivi

VASTO. Si troverebbe nella parte alta della città, una delle cause dell’inquinamento di Fosso Marino, il canale che sfocia vicino al pontile, dove l’estate scorsa sono stati apposti due divieti di...

VASTO. Si troverebbe nella parte alta della città, una delle cause dell’inquinamento di Fosso Marino, il canale che sfocia vicino al pontile, dove l’estate scorsa sono stati apposti due divieti di balneazione in pieno Ferragosto, con la conseguente sospensione della Bandiera blu della Fee. La scoperta è stata fatta da alcuni cittadini che hanno segnalato la presenza, nella zona di Sant’Antonio Abate, di una fossa piena di acqua putrida e maleodorante.

«È stato il Comitato di Fosso Marino, di agricoltori e cittadini, a segnalare l’esistenza della vasca», racconta Paolo Leonzio, referente per l’Abruzzo e il Molise della Fee, la Fondazione per l’educazione ambientale, «si tratta di una fossa di circa dieci metri di diametro posta al di sopra delle vasche che raccolgono le acque di scolo».

Le acque putride, che sembra contengano scarichi fognari, vanno a finire a Fosso Marino, il torrentello dove la Sasi ha di recente realizzato una seconda vasca per la raccolta dei liquami adiacente a quella già esistente e pronta a entrare in funzione in caso di necessità.

La società che gestisce il servizio idrico ha anche in programma la realizzazione di una nuova condotta fognaria a sud del litorale dove in questi ultimi dieci anni sono stati costruiti diversi complessi residenziali. Con questi interventi Sasi e Comune sono convinti che il problema degli scarichi fognari sia stato risolto anche se i dati diffusi da Legambiente non sono rassicuranti.

Durante questa estate i famigerati divieti di balneazione non hanno fatto la loro comparsa nella zona del pontile, ma i campioni di acqua prelevati nel canale dagli operatori di Goletta Verde hanno evidenziato come l’acqua in quel punto risulti “fortemente inquinata” con enterococchi intestinali e esterichia coli che superano i limiti di legge. Nello stesso tratto l’Arta, alcune settimane prima, non aveva riscontrato valori anormali.

Anna Bontempo

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