MALTRATTAMENTI SU MINORE

Interrogato dal Gup l’educatore arrestato

VASTO. È durato più di un’ora, ieri mattina, l'interrogatorio di garanzia a cui è stato sottoposto l'educatore vastese di 47 anni finito sabato nel carcere di Torre Sinello con l'accusa di...

VASTO. È durato più di un’ora, ieri mattina, l'interrogatorio di garanzia a cui è stato sottoposto l'educatore vastese di 47 anni finito sabato nel carcere di Torre Sinello con l'accusa di maltrattamenti ai danni di un adolescente disabile che assisteva a scuola.

«Il mio cliente ha fornito al giudice Anna Rosa Capuozzo la propria versione dei fatti», dice il difensore dell'indagato, l'avvocato Vincenzo Chielli. «Il mio assistito non ha mai neppure immaginato di poter fare del male a quel ragazzino che segue da tempo e al quale è molto affezionato. Se ha usato talvolta modi bruschi lo ha fatto nell’interesse del minore e degli altri bambini che erano con lui», ha insistito Chielli cercando di convincere il magistrato. A riprova di quanto dichiarato l'avvocato ha mostrato un verbale sull’educatore datato 28 maggio in cui la scuola segnalava tensione con alcuni colleghi ma non certo atteggiamenti violenti, né metodi educativi discutibili. A mettere nei guai l'indagato sono stati alcuni lividi scoperti sul corpo del ragazzino.

«Il ragazzo si è procurato quelle lesioni, giudicate guaribili in sette giorni, cadendo dalla sedia a rotelle. Un pizzicotto non provoca ferite», ha insistito il difensore .

Chielli, nel ribadire l'infondatezza delle accuse riportate in un esposto, ha quindi chiesto la revoca della misura cautelare in carcere . «Oltretutto la scuola è chiusa e quindi non c’è alcuna possibilità di reiterare il presunto reato commesso», ha spiegato. Il giudice si è riservata di prendere una decisione in giornata dopo aver ascoltato il parere del sostituto procuratore Giancarlo Ciani. (p.c.)

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