L’appello di Joele: «Temo di finire in strada» 

L’alloggio è assegnato al padre di 99 anni, ricoverato in una casa di cura, e il ragazzo rischia lo sfratto

CHIETI. Ventotto anni, una lettera di sfratto dalla casa popolare del Comune e nessuno dell’amministrazione comunale a cui poter chiedere aiuto. Joele De Michele vive da 28 anni in una casa popolare del Comune in via Salvo D’Acquisto, ha ricevuto una lettera di sfratto perché suo padre, l’assegnatario dell’alloggio che risulta anche moroso, a 99 anni è stato trasferito in una casa di cura a Francavilla al Mare. Sua madre è morta e lui è solo. Non sapendo a chi rivolgersi, ha deciso di utilizzare Facebook, pubblicando una richiesta d’aiuto che ha avuto una vasta eco.
«Quando l’amministratore di sostegno di mio padre mi ha detto che era arrivata la lettera di sfratto», racconta il ragazzo nel video, «mi sono precipitato al Comune per chiedere se potevo avere una casa per non finire in mezzo alla strada. Mi sono visto sbattere la porta in faccia. Nessuno mi ha dato risposta. Ho parlato anche con lo staff del sindaco: mi hanno detto “ti faremo sapere”. Ma a tutt’oggi, dall’inverno scorso, non ho saputo ancora nulla. Ora vivo con l’ansia che da un giorno all’altro, mentre rientro a casa, mi trovo davanti le forze dell’ordine che mi dicono che non posso più entrare nell’appartamento dove c’è tutta la mia roba». Il ragazzo percepisce un reddito di cittadinanza abbastanza basso, di 290 euro al mese, e perciò per lui sarebbe impossibile trovare un’altra sistemazione. Per tirare avanti si è ritrovato anche a chiedere aiuto alla Capanna di Betlemme, che lo ha sempre sostenuto come ha potuto. «Da quando ho pubblicato il video su Facebook ho ricevuto tantissime telefonate», dice Di Michele, «mi hanno chiamato consiglieri comunali e assessori e ora martedì prossimo ho un appuntamento in Comune per vedere di risolvere la situazione. Ma finché non vedo, non ci credo». E in effetti i consiglieri dello schieramento di centrosinistra (Partito democratico, La sinistra con Diego, Lista Ferrara sindaco, Chieti per Chieti) si sono impegnati pubblicamente a tentare di risolvere una situazione. Ma il caso di Joele, seppure particolarissimo, è solo uno dei tanti problemi che quotidianamente arrivano all’attenzione dell’Ufficio casa comunale. Ufficio che risulta sguarnito di personale e, pertanto, non sembra in grado di far fronte alle tante richieste dell’utenza che, a causa dell’emergenza pandemica, sembra soffrire ancora di più. (a.i.)