L’Udc bacchetta Paolini e il Pdl

Stu e Prg da approvare da qui a un anno. Sul nuovo sindaco: in corsa anche noi

LANCIANO. Il piano regolatore generale e la Stu (società di trasformazione urbana) da approvare entro la fine del mandato per non «tradire il patto con gli elettori». I grandi progetti, fiera e nuovo ospedale, «da concordare con gli imprenditori e le altre amministrazioni». Un ruolo chiave nelle prossime amministrative, perché «la scelta del candidato sindaco ricadrà sul “migliore” che può anche essere un centrista».

L’Udc comincia le manovre per le elezioni del 2011, e lo fa bacchettando il sindaco Filippo Paolini e il Pdl. I centristi invocano un’accelerazione dell’attività amministrativa e, pur sottolineando la loro «lealtà al centrodestra», non negano le frizioni con gli alleati. Così come non nascondono l’obiettivo: «Puntiamo al 23% dei voti».

I big in campo. La sveglia all’amministrazione Paolini la dà il ghota del partito di Casini. Ieri, nell’incontro tenuto nella Casa di conversazione, c’erano i vertici cittadini: il capogruppo Giuseppe Di Biase, il vicesindaco Paolo Bomba e tutto il gruppo consiliare. Al loro fianco il responsabile provinciale, Angelo Cellini, il capogruppo alla Regione Abruzzo, Antonio Menna, e il vicecommissario e presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio.

Obiettivi di fine mandato. «Abbiamo sottoscritto un programma e lo vogliamo attuare», spiega Di Giuseppantonio, mentre i vertici cittadini dell’Udc elencano gli obiettivi. «Entro la fine del mandato va approvato il piano regolatore», sottolineano Bomba e Di Biase. «È un elemento importante per la crescita della città, così come la Stu e il programma integrato di piazza D’Amico. Questi progetti cambiano il centro, risolvono la questione parcheggi e possono rilanciare il commercio».

Frizioni con gli alleati. «Se queste cose sono ancora da fare, vuol dire che qualcosa non funziona», sottolinea la platea. E l’Udc risponde attaccando: «Assicuriamo pieno sostegno alla giunta Paolini, purché si lavori per realizzare quanto approvato dai cittadini nel 2006». Una bordata al sindaco e al Pdl cui si aggiunge la certezza di poter raggiungere gli obiettivi: «I tempi tecnici ci sono, basta la volontà», chiosa Di Biase.

I grandi progetti. La distanza fra Paolini, il Pdl e l’Udc si fa abissale sulle grandi opere: fiera e ospedale. I centristi ribadiscono la bocciatura all’accordo tra il sindaco e l’assessore regionale Lanfranco Venturoni sul nuovo Renzetti a Villa Martelli. «È un progetto che riguarda l’intero comprensorio», sottolineano, «e non può essere slegato dalle strutture di servizio e dalla viabilità. La scelta va concordata con tutti». «La nuova fiera va localizzata sentendo gli imprenditori», aggiunge Di Biase. «Ad esempio: su Villa Martelli c’è un azienda interessata a un project financing».

Il futuro sindaco. Sul piatto della bilancia c’è il presente, ma soprattutto il futuro. «Non è il momento di scegliere il candidato sindaco», sottolinea Di Giuseppantanio, «ma sceglieremo il “migliore”, che può essere anche dell’Udc». Non a caso il partito annuncia la presentazione della propria squadra nei prossimi mesi. E sottolinea il suo peso elettorale: «Il nostro non è il partito del 5%. Soprattutto a Lanciano navighiamo intorno al 16% e puntiamo al 23%. Siamo alleati corretti e leali col Pdl, pretendiamo altrettanta lealtà».

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