La badante la paga il Comune

Incentivo da 400 euro a 30 donne per assistere gli anziani

VASTO. Qualcuna è divorziata, altre sono casalinghe che per anni hanno vissuto con lo stipendio del marito, ora licenziato. Sono centinaia le donne in una situazione di disagio economico e sociale. Per loro il Consiglio d'amministrazione dell'Istituzione dei Servizi sociali ha previsto voucher lavorativi di 400 euro mensili. Per sei mesi, dal 1 luglio al 31 dicembre, dovranno espletare il servizio di assistenza alle persone non autosufficienti, agli anziani e ai disabili.

L'iniziativa, prevista nel piano sociale, riguarda 30 donne. Le domande sono molte di più. Il Comune fa quel che può e con i pochi fondi a disposizione cerca di aiutare le donne dai 25 ai 65 anni che risulteranno le prime 30 nella gradutatoria che verrà stilata da un'apposita commissione tecnica.

«Dopo la selezione ci sarà un percorso di formazione, affinché le prescelte possano apprendere le basi principali delle tecniche di assistenza e di cura della persona svolto dal personale interno al servizio di assistenza domiciliare anziani dei Servizi sociali», spiega il presidente dell'Istituzione, Andrea Bischia. «Il progetto», continua il dirigente, «ci permette di andare incontro a due tipi di emergenza. Da un lato l'inserimento delle donne in difficoltà economica e personale nell'ambito lavorativo, anche se in età avanzata. Dall'altro ci consente di soddisfare le richieste di tanti anziani e disabili. Persone che spesso hanno bisogno dell'assistenza domiciliare e si affidano a badanti improvvisate presentate da amici e parenti».

Il progetto di inclusione sociale nasce dall'esigenza di dare risposte al crescente disagio femminile, permettendo a molte rappresentanti del gentil sesso di tutelare la propria dignità. Il numero di donne in difficoltà personali e familiari che restano escluse dal mercato del lavoro nell'ultimo anno è cresciuto notevolmente. Almeno cento le richieste arrivate in comune. Tante donne tacciono per vergogna e pudore. Molti casi vengono scoperti dai Servizi sociali. L'obiettivo dell presidente Bischia e del direttore Caterina Barbato è quello di aiutare con questo progetto 30 donne in difficoltà e, allo stesso tempo, tendore una mano ai tanti anziani e disabili che hanno cotinuo bisogno di un'assistenza.

E mentre si appresta a varare il progetto, l'Istituzione ha approvato il conto consuntivo per la gestione dei servizi sociali (esercizio 2009) e il regolamento per l'erogazione dlle borse lavoro ai disabili: un servizio innovativo che disciplina le modalità d'accesso per l'erogazione di Borse lavoro alle persone disabili in carico del Centro Diurno o dei servizi di assistenza domiciliare. «Per qualsiasi informazione o spiegazione è possibile rivolgersi ai Servizi sociali», fa sapere il presidente Bischia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA