La cartolina: la fiera del bestiame ora rione Cappuccini

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GUARDIAGRELE. La Fiera è tra gli scorci più fotografati della Guardiagrele dei tempi andati. Simbolo del primato economico della città del ferro battuto nel circondario della pedemontana orientale, il mercato del bestiame è l'immagine selezionata dall'archivio Mucciante e in uscita domani con Il Centro. Scattata nei primi anni Venti da Porta San Giovanni, "porta della Fiera" per i guardiesi, la foto inquadra in campo lungo il dolce pendio delimitato in basso dal convento dei Cappuccini di San Francesco d'Assisi eretto sul finire del Seicento. Dov'era allora il falsopiano del mercato oggi c'è appunto il rione Cappuccini, la prima propaggine di sviluppo urbano del dopoguerra, quando Guardiagrele cominciò a espandersi fuori dalle mura storiche del borgo. La coesistenza tra un evento dalle forti tinte rurali come la Fiera e una città di artigianato, arte e attività professionali come Guardiagrele risaliva a meno di un secolo prima. Nel 1829 il mercato di dicembre venne infatti trasferito dal suo sito tradizionale, la contrada di Santa Lucia (attraversata dal Tratturo, la via della transumanza), al declivio davanti a Porta San Giovanni.