Il corpo della donna viene portato via dal luogo del delitto (foto Gianfranco Daccò)

TORINO DI SANGRO

La confessione del marito: "L'ho colpita, ho cercato di salvarla"

Il pensionato ha subito ammesso di aver ucciso la moglie al culmine di una lite avvenuta in auto. L'avvocato si prepara a chiedere la perizia psichiatrica

TORINO DI SANGRO. «L’ho colpita, poi ho cercato di salvarla. Ma è stato inutile». È il passaggio chiave della confessione dell’assassino di Torino di Sangro: venerdì mattina, nella sua villa al civico 1 di via Montesecco, Domenico Giannichi, operaio in pensione di 68 anni, ha subito ammesso di aver ucciso la moglie Luisa Ciarelli, di tre anni più giovane, al culmine di una lite avvenuta in auto. Adesso il sostituto procuratore di Vasto Gabriella De Lucia, che coordina le indagini dei carabinieri, contesta all’uomo l’omicidio volontario aggravato dai «futili motivi» e «dall’aver agito contro la coniuge». L’udienza di convalida dell’arresto è stata fissata per domani, lunedì 2 dicembre. L’indagato potrà confermare questa versione davanti al giudice per le indagini preliminari Italo Radoccia.

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L'avvocato Alberto Paone, del Foro di Lanciano, descrive il suo assistito confuso, «molto provato, parla della moglie in terza persona come se fosse ancora viva. L'ospedale di Lanciano gli ha prescritto farmaci tranquillanti dopo le prime cure». «Giannichi non è in sé al cento per cento - aggiunge l'avvocato Paone - Sto valutando la possibilità di chiedere una perizia psichiatrica». «È sempre stato un uomo tranquillo, serio, preciso e stimato, ma negli ultimi tempi presentava situazioni psicologiche accresciute dopo un intervento chirurgico cui è stato sottoposto per una patologia molto seria. Ha cominciato ad avere molte paure, si vedeva che non era pienamente in sé. Quanto all'eventuale richiesta di rito abbreviato, anche questo è tutto da valutare. Non bisogna dimenticare che i coniugi hanno avuto una colluttazione. Giannichi è stato refertato per varie ecchimosi e lesioni, anche agli occhi; non è andato lì con l'idea di picchiare e uccidere la moglie, ma è stata una lite degenerata».

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