La moglie del 72enne scomparso: «Si è allontanato di sua volontà» 

LANCIANO . «Siamo distrutti dal dolore e facciamo appello a chiunque abbia notizie di mio padre di segnalarlo alle forze dell’ordine. Purtroppo papà aveva il vizio di bere e temiamo possa essere in...

LANCIANO . «Siamo distrutti dal dolore e facciamo appello a chiunque abbia notizie di mio padre di segnalarlo alle forze dell’ordine. Purtroppo papà aveva il vizio di bere e temiamo possa essere in stato confusionale da qualche parte e non riesca a tornare a casa». Rompono il silenzio la moglie e il figlio di Tommaso Di Battista, il 72enne di Lanciano, contadino ed ex operaio Sevel, scomparso nella notte tra sabato 12 e domenica 13 agosto dalla sua casa in contrada Rizzacorno. L’uomo da due mesi sembra svanito nel nulla. «La famiglia è distrutta dal dolore e chiede anche rispetto perché in queste settimane si sono dette cose non vere sul loro conto», spiega l’avvocatessa Daniela Giancristofaro, nominata da Norina, moglie di Tommaso, e dal figlio Riccardo, per rappresentarli e aiutarli anche nella vendita del bestiame che il 72enne accudiva ma di cui la donna non può occuparsi.
«Si parla di problemi e dissidi, in particolare tra il papà e il figlio che comunque era a casa solo durante le festività e in estate per via degli studi universitari», riprende l’avvocatessa, «ma gli unici dissidi erano legati al problema del bere che aveva Di Battista. L’uomo alzava spesso il gomito e i familiari gli chiedevano di smettere. Per questo dormiva nella casa accanto. Ma il resto della giornata e i pasti li consumavano tutti assieme. E proprio quando la domenica mattina non si è recato in casa per il consueto caffè che la moglie si è accorta che non c’era».
Come raccontato ai carabinieri di Lanciano a cui la donna ha presentato denuncia di scomparsa a Ferragosto, i due si erano visti fino al sabato sera. Lei e il marito l’11 agosto erano andati a Caserta dalla sorella della donna per dei lavori di giardinaggio ed erano rimasti fino al sabato. Rincasati, avevano cenato assieme, poi si erano salutati per la notte. Al risveglio gli animali ancora nella stalla e il caffè non consumato hanno allertato la donna che è andata a cercare il marito: non c’era.
«Non si è allarmata subito perché anche dopo aver bevuto era solito allontanarsi per decine e decine di chilometri a piedi», riprende Giancristofaro, «e a volte perdeva pure l’orientamento. A dicembre ad esempio è rimasto fuori a lungo perché aveva bevuto e non trovava l’auto: pensava di averla lasciata a Lanciano invece era a Santa Maria dei Mesi». Da Ferragosto, quindi, sono scattate le ricerche del nucleo operativo dei carabinieri di Lanciano, delle squadre speciali dei vigili del fuoco, della Protezione civile Ana di Atessa con cani molecolari, elicotteri e droni dotati di termoscanner. Territorio setacciato nonostante le tracce del 72enne fiutate dai cani si sono sempre fermate a 20 metri dalla porta di casa che si perde tra le campagne e gli uliveti. E questo fa pensare anche che possa essere salito su qualche auto.
«Per noi si è allontanato volontariamente», ipotizzano i familiari, «ma poi forse ha bevuto troppo, è in stato confusionale e non riesce a tornare a casa». Da qui l’appello accorato per le ricerche che la famiglia farà anche tramite la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Al momento della scomparsa Di Battista, 170 centimetri, robusto, baffi e capelli brizzolati, indossava pantaloni verdi, camicia giallina e scarpe nere.
Intanto, continuano le indagini dei carabinieri; nei giorni scorsi c’è stata una perquisizione, col via libera della procuratrice Mirvana Di Serio, nelle case dell’uomo e nella sua auto alla ricerca di oggetti, indumenti, indizi per ricostruire meglio gli ultimi spostamenti. Le ipotesi restano due: l’allontanamento volontario, quello che teme e crede la famiglia, e in questo caso Di Battista sarebbe però un senzatetto; oppure e l’omicidio, ma bisogna trovare il corpo per dimostrarlo.
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