«La nostra comunità vicina a questa famiglia» 

Il sindaco Adezio: riflettiamo tutti perché la rabbia porta spesso a conseguenze incontrollabili

MIGLIANICO. «Sono rimasto profondamente turbato quando sono stato avvertito della vicenda ma credo che sia utile per tutti, per i familiari in primis e per le indagini poi, che su ciò scenda un silenzio di rispetto per un dramma che si è consumato tra le pareti domestiche, i cui contorni non tocca a nessuno ricostruire, fuorché alla magistratura». Nelle parole del sindaco di Miglianico, Fabio Adezio, c’è tutto il dramma che la sua comunità sta vivendo in queste ore di trepidazione per le sorti di Matteo Giansalvo, 18 anni, ferito gravemente alla testa, domenica scorsa, dal fratello Giuseppe, di 21 anni, durante una lite in casa in contrada Elcine. Giuseppe è ora agli arresti domiciliari: domani è prevista l’udienza di convalida da parte del gip Luca De Ninis.
«È inutile trarre conclusioni affrettate da un fatto che finora si è delineato come una conseguenza grave e probabilmente inattesa di un aspro litigio familiare», riprende il sindaco, «è una storia privata, sfociata in una tragedia sicuramente non voluta, e tale deve rimanere, visto che ci sono gli inquirenti che stanno indagando. Invito», aggiunge Adezio, «a non trarre conclusioni affrettate, quanto piuttosto a salvaguardare i protagonisti di questa vicenda». L’appello alla comunità è a stringersi attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore: «Ognuno rifletta su ciò che una vicenda del genere può dire alla vita di ciascuno», prosegue Adezio, «la rabbia spesso porta a conseguenze incontrollabili».
Ma intanto Miglianico, sconvolta per i fatti, continua a pregare per il giovane, affinché le sue condizioni al momento gravissime, possano iniziare a migliorare. Un paese intero aspetta buone notizie per Matteo.